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«La liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua forza» (Concilio Vaticano II, Sacrosanctum Concilium, 10): infatti «nella liturgia della Chiesa è presente il Signore risorto e ci rende partecipi della sua vittoria pasquale sulla morte!» (CEI, Catechismo degli adulti, 634). In tal senso la Chiesa sa bene che «la sua liturgia al tempo stesso vive di fede e nutre la fede, canta la speranza e suscita la speranza, celebra la carità e fa crescere la carità» (CEI, Il rinnovamento liturgico in Italia, 22). A partire dalle solenni espressioni della costituzione conciliare sulla sacra liturgia e dalle numerose indicazioni date dal magistero, il Servizio Diocesano Liturgico si propone di mettere in atto quelle iniziative che sono finalizzate alla formazione liturgica dei vari operatori pastorali per aiutare e sostenere le scelte delle parrocchie nell’ambito liturgico. Infatti «è ardente desiderio della madre Chiesa che tutti i fedeli vengano formati a quella piena, consapevole e attiva partecipazione alle celebrazioni liturgiche, che è richiesta dalla natura stessa della liturgia e alla quale il popolo cristiano, «stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo acquistato» (1Pt 2,9; cfr 2,4-5), ha diritto e dovere in forza del battesimo. A tale piena e attiva partecipazione di tutto il popolo va dedicata una specialissima cura nel quadro della riforma e della promozione della liturgia. Essa infatti è la prima e indispensabile fonte dalla quale i fedeli possono attingere il genuino spirito cristiano (Sacrosanctum Concilium, 14).
Il Servizio Diocesano Liturgico opera in collaborazione con la commissione diocesana per l’arte sacra e i beni culturali.