LA VIA MAESTRA DELLA PITTURA – CHIESE APERTE ESTATE 2018 “Pare che la natura benigna, madre di tutti, faccia alcuna fiata dono di cose rarissime ad alcuni luoghi, che non ebbero mai di cotali cose alcuna conoscenza; e ch’ella faccia anco talora nascere in un paese di maniera gl’uomini inclinati al disegno et alla pittura, che senza altri maestri, solo imitando le cose vive e naturali, divengono eccellentissimi”. Giorgio Vasari. Sulla sponda destra del Tagliamento, in una serie di chiese non troppo lontane tra loro, “eccellentissimi artisti”, come dice il Vasari, hanno dipinto e scolpito i più importanti cicli di affreschi e sculture dell’età umanistica che nell’insieme segnano in modo straordinario l’età rinascimentale del Friuli: il cuore di quella che è stata definita “la via maestra della pittura”. Questo forse grazie al fatto che nel medioevo c’erano qui comunità pacifiche e sensibili, orgogliose di avere ciascuna un luogo, un ambiente, un locale, degno della gloria di Dio e confortante rispetto alla durezza della vita, ma anche governate da signori colti e non solo ricchi e potenti. Se da una parte le opere d’arte religiosa sono state pensate meticolosamente aderenti a piani di ostensione dottrinale, pure offrono il fascino della grande arte che travalica la dimensione temporale ed il contesto di vita degli stessi artisti. Emerge nel ‘300 come nei secoli successivi, dai costumi, dalle fogge, dagli atteggiamenti, dai fondali, una vicenda umana che si eleva sopra la povertà, a guardare la verità dell’uomo sull’uomo incentrata sulla storia di Cristo, testimoniata dai santi venerati nella pietà popolare e affermata con forza dai dottori della Chiesa nella Tradizione secolare della religione cattolica. Sempre il Vasari scrive: “Ed adiviene ancora bene spesso che, cominciando uno solo, molti si mettono a far concorrenza di quello, e tanto si affaticano senza veder Roma, Fiorenza o altri luoghi pieni di notabili pitture, per emulazione l’un dell’altro, che si veggiono da loro uscir opere maravigliose. Le quali cose si veggiono essere avvenute nel Friuli particularmente, dove sono stati a’ tempi nostri, (il che non si era veduto in que’ paesi per molti secoli), infiniti pittori eccellenti mediante un così fatto principio.” Si possono incontrare le personalità di Vitale da Bologna, Tommaso da Modena, Zenone da Campione, Marco Cozzi da Vicenza, Pilacorte, Gianfrancesco da Tolmezzo, Gianpietro da Vicenza, Giampietro da Spilimbergo, Giovanni Martini, Giovanni de’ Cramaris, Pordenone, Amalteo, Narvesa, Tiussi, Giulio del Moro, Girolamo Stefanelli, Palma il giovane, Giuseppe Heinz e altri ancora. Tra essi il maggiore è Giovanni Antonio De’ Sacchis detto “il Pordenone”, il “pictor modernus” presente in ben 10 chiese, di cui si possono vedere opere del primo periodo e della maturità e altre completate dal suo erede Pomponio Amalteo. Cicli di affreschi che mostrano l’evoluzione tecnica, estetica, culturale del Pordenone, la sua grandezza di innovatore nella storia dell’arte, al quale i canoni classici rinascimentali vanno stretti e il loro superamento apre la strada al Caravaggio, al Correggio e a gran parte della pittura seicentesca. I PERCORSI CULTURALI NELLO SPILIMBERGHESE – CHIESE APERTE ESTATE 2018, rientra nell’ambito delle attività promosse dalla Diocesi di Concordia-Pordenone in accordo con la parrocchia Santa Maria Maggiore di Spilimbergo per promuovere la corretta presentazione della cultura religiosa che le grandi opere d’arte sacra significano e rappresentano e sono rivolti ad un turismo attento e appassionato di civiltà, di storia e di bellezza. INFORMAZIONI sui percorsi culturali strutturati di massima, per gruppi automuniti, durata 3 ore, costo 200 euro, prenotazione con almeno 15 giorni di anticipo per date da concordare. Il ‘400 di Gianfrancesco da Tolmezzo: visita chiese di Provesano, Barbeano, Tauriano, Gaio. Il ‘500 del Pordenone: visita chiese di Vacile, Travesio, Valeriano, Spilimbergo Il ‘500 dell’Amalteo: visita chiese di Lestans, Usago, Sequals, Baseglia Il ‘600 del Narvesa: visita chiese di Valeriano, Baseglia, Spilimbergo, Arzene La scultura del Pilacorte visita chiese di Sequals, Travesio, Spilimbergo, San Giorgio Rich. Altri percorsi e per diversa durata sono da concordare con i referenti del progetto: Alessandro Serena 347.7165067 – Ramona Lucarelli 346.3693812 parrocchiaspilimbergo@email.it