“ORA DI RELIGIONE: CONTRIBUTO ALLA FORMAZIONE DELLA PERSONA”

Dal seminario su “Irc e catechesi: una complementarità nella differenza”

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 “Riflettere, a partire dalla posizione del credente cattolico, sulla positiva ricaduta che una felice alleanza fra le due esperienze formative può avere nella formazione e nell’educazione dei giovani cattolici che in parrocchia frequentano la catechesi e a scuola si avvalgono dell’Irc”.
Questo, ha spiegato don Vincenzo Annichiarico, responsabile del Servizio Cei per l’Insegnamento della religione cattolica, l’obiettivo principale del seminario su “Irc e catechesi: una complementarità nella differenza”, che si svolge oggi a Roma. Citando la nota della Cei “Insegnare religione cattolica oggi”, del 1991, il relatore ha fatto notare che l’Irc, che rientra a pieno titolo nelle “finalità della scuola”, mostra come “la dimensione religiosa e la dimensione culturale, proprie della persona e della storia umana, non sono affatto alternative tra loro, ma sono intimamente legate e complementari l’una all’altra”: l’ora di religione, quindi, come “contributo alla formazione della persona, con finalità e metodi rispettosi della laicità e del pluralismo della scuola pubblica”. Un tema, questo d’attualità anche in Europa, dove “l’insegnamento scolastico della religione trasmette agli alunni le conoscenze sull’identità del cristianesimo”. Di qui la necessità di raccogliere l’invito, rivolto di recente dal Papa agli insegnanti di religione, ad “allargare gli spazi della nostra razionalità”.