Il tempo estivo dei seminaristi tra parrocchia, famiglia, esperienze in Italia e all’estero

Con la chiusura dell’anno di Seminario, che cade nelle vicinanze della festa di San Luigi Gonzaga, nostro patrono, noi seminaristi “prendiamo consegna” da quel luogo, che per mesi è la nostra casa e la nostra famiglia, per dirigerci spediti verso le attività estive, parrocchiali e diocesane. Dal periodo degli esami al Grest, dai colloqui coi professori ai discorsi con gli animatori nei campiscuola, un seminarista fatica ad annoiarsi: d’altronde però questa strada ci chiede di camminare sulle orme di Cristo, ed egli per primo si trovò sia tra i dottori del tempio di Gerusalemme che per le polverose strade della Giudea attorniato da bambini. Cosa ci aspetta in questo periodo estivo? Si va dai campiscuola parrocchiali a quelli legati alle associazioni, come gli Scout e l’Azione Cattolica, passando per Grest e pellegrinaggi, come ad esempio quello diocesano organizzato dall’Oftal a Lourdes, senza dimenticare qualche giorno di meritata tregua. Mezzano di Primiero, Barcis, Tramonti di Sotto e di Sopra, Forni, ma anche Bibione e chi più ne ha più ne metta sono le destinazioni. Allo stesso modo, altrettanto variegati sono i periodi, con ad esempio il Grest di Concordia Sagittaria che si sta svolgendo in questi giorni o la “Coda delle Vacanze” di Ligugnana di San Vito che si svolgerà a fine agosto. Sempre a fine agosto, a Concordia, ci sarà la 56^ Festa dei Ragazzi. Vivrà un’esperienza del tutto particolare Riccardo Mior che si recherà in Turchia assieme a don Dario Donei. Tutte queste esperienze hanno una valenza alta e bella nel nostro percorso, come seminaristi e come uomini: ci permettono di spenderci per l’altro, sia esso un bambino al Grest, piuttosto che un adolescente presente al campeggio degli animatori piuttosto che un anziano che vive assieme a noi il pellegrinaggio a Lourdes. E questo donarsi, mettersi a disposizione e in gioco, lasciarsi interrogare, scava nella nostra vita dei solchi in cui si seminano esperienze, volti, amicizie: allo stesso modo, ciò accade anche nelle persone che s’incontrano. Ecco che allora l’estate si trasforma e non assume solo i tratti del sudore, dell’afa o dello svago (necessario, che ben s’intenda!), ma soprattutto prende i connotati di persone, esperienze e luoghi che segnano e scolpiscono, modellando ricordi e stili che poi formano il bagaglio degli strumenti del nostro percorso: è l’artigianato d’una vita! E viverlo fianco a fianco con Cristo e le persone delle comunità a cui siamo affidati è camminare insieme, con impegno e sotto il sole sì, ma con la certezza di non sudare invano, perché fatto con fede e sorriso, perché fatto insieme.

Alex Didoné
Seminarista del Triennio

(articolo tratto da “Il Popolo” del 26 giugno 2022)