La Biblioteca

Bibliotecarie: dott.ssa Martina Cecone, dott.ssa Raffaella Pippo, dott.ssa Silvia Raffin.
L’origine della Biblioteca del Seminario Diocesano è legata alla storia del Seminario stesso. Più tentativi vennero fatti prima di arrivare alla sua concretizzazione: dall’avvio nel 1563 ai successivi momenti di Cordovado, Portogruaro e Pordenone (1919).
Problemi e difficoltà rallentarono la costituzione di una sede adeguata, che si attuò nel 1983. Dal Seminario, nel 1992, la Biblioteca è stata trasferita in una nuova sede presso il Centro Diocesano di Attività Pastorali e infine, da settembre 2016, è ritornata in Seminario occupando i tre piani dell’ala ovest anticamente destinati al ginnasio.
Il materiale librario, che ammonta a circa 130.000 volumi in continuo incremento, è caratterizzato da pubblicazioni relative alle scienze religiose, umane, antropologiche e alla storia locale. Numerosi sono pure i periodici, presenti fin dal primo fascicolo, enciclopedie sia italiane che straniere, e sussidi bibliografici di vario genere.
Fra i lasciti più consistenti si ricordano i fondi Bevilacqua, Fontanini, Pelleatti, Rizzolatti, ai quali si aggiungono quelli moderni dei fratelli Costantini, mons. Giovanni e card. Celso,Giovanni Tullio Altan e Della Valentina. Il fondo antico, che alla fine del secolo scorso contava già più di 10.000 volumi, è costituito da oltre 1500 tra incunaboli e cinquecentine, da più di 1200 edizioni del sec. XVII e da alcune migliaia del sec. XVIII. Le edizioni di maggior pregio sono rappresentate da diverse Bibbie, specialmente quelle stampate nel 1500, che consentono al lettore di addentrarsi in un settore particolarmente suggestivo quale quello della sacralità e del valore culturale degli antichi testi ecclesiastici; da testi umanistici quali le Epistolae ad Atticum, ad M. Brutum, ad Quintum fratrem di Marco Tullio Cicerone (Venezia, 1544), La Tebaide di Stazio tradotta in ottava rima da Erasmo signore di Valvasone (Venezia, 1570); da volumi con ricco corredo di incisioni, tipo le Oeuvres di Jacques Benigne Bossuet (1736) e dall’edizione padovana dell’Encyclopédie méthodique in oltre 300 tomi (1783-1817).
Dotata di attrezzature informatiche, lettore microfilm, fotocopiatrice, la Biblioteca è quotidianamente aperta al pubblico e, oltre al prestito librario, fornisce altri servizi (reference, consultazione Opac, riproduzioni analogico/digitali, etc.; cfr. la “CARTA DEI SERVIZI”) ed effettua numerose visite guidate.