Cardinale Celso Costantini

Vidi la prima volta Celso Costantini quando tornò vestito della porpora cardinalizia nella sua terra d’origine, dove era nato nel 1876. Noi, suoi concittadini del comune di Zoppola, ci stringemmo attorno a lui quasi per dirgli che ci apparteneva, che i suoi altissimi riconoscimenti onoravano pure noi. Egli era partito da Castions a 15 anni per entrare nel Seminario diocesano.
Prima di diventare sacerdote, volle recarsi a Roma per laurearsi in Teologia e in Filosofia. Appena venticinquenne si vide assegnata la guida pastorale di Concordia, parrocchia della cattedrale che resse con impegno per tre lustri.
Nel frattempo coltivò il suo talento per la scultura e si dedicò allo studio dell’arte sacra. Creò nel 1907 un nuovo genere letterario: il manuale Nozioni d’arte per il Clero. Il successo ottenuto lo incoraggiò a costituire nel 1912 a Milano la Società degli Amici della Arte Cristiana e a fondare nel 1913 la Rivista Arte Cristiana, tutt’ora edita nel capoluogo lombardo.
Lo scoppio del primo conflitto mondiale lo portò ad Aquileia, quale rettore e conservatore della basilica paleocristiana.
Gli incarichi di governo nella Chiesa, anzitutto come Vicario generale della nostra Diocesi, poi come Amministratore Apostolico di Fiume in Istria, quindi come primo Delegato Apostolico in Cina, allargarono i suoi orizzonti, soprattutto verso l’Oriente. Nel grande Paese asiatico convocò il primo Concilio plenario cinese, elevò i primi sacerdoti nativi alla dignità di Vescovo, fondò l’Azione Cattolica indigena, fece nascere l’Università cattolica FuRen a Pechino, costituì la Congregazione dei Discepoli del Signore, il primo istituto religioso clericale fra gli eredi del Celeste Impero. L’Arcivescovo Costantini, promosso Segretario della S. Congregazione di Propaganda Fide nel 1935, divenne stratega della politica missionaria della Santa Sede, puntando alla decolonizzazione religiosa, che anticipò e favorì quella politica, alla plantatio
eccelsiae e all’inculturazione cristiana. Creato Cardinale nel 1953 e divenuto Cancelliere di Santa Romana Chiesa, il Costantini si impegnò nei legami tra Oriente e Occidente e nella costruzione di un’Europa unita, in sintonia con il capo del governo Alcide De Gasperi, da lui salvato dalla deportazione in Germania. Morì nell’ottobre 1958 a Roma, ma le sue spoglie riposano nel paese natale.
Mons. Bruno Fabio Pighin