Un Click può cambiare il cristianesimo? 4 incontri al Triennio dello Studio Teologico sui media digitali

Diversi sono stati gli articoli che hanno parlato dello studio teologico del nostro Seminario durante questo centenario: questo articolo, però, vuole avere un taglio del tutto particolare. Vorrei far entrare il lettore all’interno di un breve ma intenso percorso che ha occupato la prima parte di questo secondo semestre accademico: 4 incontri tenuti dal prof. don Giacomo Ruggeri durante il corso di Pastorale della comunicazione, che ci hanno aiutato a percepire una metamorfosi e una ventata di cambiamento che sta caratterizzando la Chiesa in questo nostro tempo. La Chiesa, al giorno d’oggi, è immersa in ogni forma di comunicazione digitale. Un solo click e il mondo virtuale si apre davanti a noi. Mai la Chiesa si è tolta, o nascosta, o ha camminato parallelamente alla comunicazione, ma sempre ha cercato di inserirsi in un mondo che continuamente si aggiorna. Diversi sono i documenti magisteriali in cui la Chiesa ha trattato questi argomenti, già a partire dal secolo scorso: dalla Divini Illius Magistri del 1929 di Pio XI fino alla massima espressione del Concilio Vaticano II, con il documento Inter Mirifica (decreto sugli strumenti della comunicazione) dei padri conciliari, promulgato il 4 dicembre 1963. La comunicazione umana si sviluppa sempre più attraverso il linguaggio digitale: la tecnologia dell’informazione ha infatti ridisegnato l’esperienza dell’uomo. È cambiata la percezione tra dentro e fuori lo schermo, vicino e lontano: lo spazio è al contempo qui e dappertutto. Non ci sono più passato e futuro, vi è piuttosto il tempo acronico, un eterno istante. Per il cristianesimo e l’annuncio di cui è portatore, la frequentazione del cyberspazio è una necessità e un’avventura, qualcosa di cui non si può fare a meno. Durante il corso abbiamo avuto il piacere di “avere con noi”, in collegamento digitale, dott. Vincenzo Grienti, giornalista professionista e digital editor, esperto in comunicazioni sociali. Dal 2012 è responsabile web di Tv2000 e inBlu Radio, già consulente per RaiUno e collaboratore di Avvenire. Il suo interessate intervento ci ha messo in dialogo con il mondo del giornalismo e della comunicazione. Durante l’incontro ci siamo messi in discussione e ci siamo posti l’interrogativo sul cyberspazio e sulle condizioni della sua abitabilità da parte dell’annuncio cristiano, sempre in equilibrio dinamico fra le istanze della coltivazione della fede personale e la sua destinazione ad gentes. Infatti, se da un lato per il cristiano non può mancare il rapporto personale con il Signore, dall’altro lato non è possibile evitare l’annuncio della propria fede. Questo annuncio ci fa scontrare ed incontrare inevitabilmente anche con i vari processi della comunicazione pubblica. Riservatezza e mediaticità del discorso cristiano interpellano la coscienza credente circa la loro possibile coniugazione nel contesto della comunicazione in rete. Un sentito ringraziamento va a don Giacomo per la passione e la dedizione manifestata in questo corso e al dott. Grienti per la competenza e la professionalità a servizio della comunicazione cattolica.

Riccardo Moro
Studente del Triennio allo Studio Teologico