Terremoto in Giappone

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TERREMOTO IN GIAPPONE: ANCORA SCOSSE E L’INCUBO DEL NUCLEARE
Dopo il sisma e il conseguente maremoto,
sono decine di milioni gli sfollati nel nord del Giappone
 
«Prego per le vittime e per i loro familiari, e per tutti coloro che soffrono a causa di questi tremendi eventi. Incoraggio quanti, con encomiabile prontezza, si stanno impegnando per portare aiuto». Queste le parole pronunciate domenica scorsa dal Santo Padre per incoraggiare gli sforzi della Chiesa in Giappone dopo il terremoto e lo tsunami che hanno colpito in particolare il nord del Paese.
S.E. Mons. Isao Kikuchi, presidente di Caritas Giappone, ringrazia per i messaggi di solidarietà e vicinanza ricevuti dalle Caritas di ogni continente e sottolinea la necessità di sentirsi uniti e sostenuti sia negli interventi di aiuto che nella preghiera. Caritas Giappone, pur essendo molto piccola, si è prontamente attivata. Sono quattro le diocesi più colpite: Sendai, che ha subito i danni maggiori, Sapporo, Saitama e Tokyo.
A Tokyo alcune parrocchie si sono date da fare per accogliere e fornire cibo alle persone rimaste bloccate a causa dell’interruzione dei trasporti. Nella diocesi di Saitama si stanno raccogliendo le disponibilità dei volontari da inviare poi nelle zone più colpite.
La Caritas ha lanciato una campagna di solidarietà e domenica scorsa in tutte le chiese del Paese è stata una giornata di preghiera e di raccolta fondi per le vittime del terremoto. Anche le scuole cattoliche, le associazioni e gli istituti hanno avviato raccolte.
È stato attivato un team di emergenza per monitorare la situazione nelle diverse zone colpite. Il direttore di Caritas Giappone, padre Daisuke Narui, ha confermato che è in atto una mobilitazione generale, anche di volontari, e in collegamento con Ong locali. L’attenzione prioritaria è alle fasce più deboli della popolazione e include anche azioni di sostegno psicologico. La Caritas si impegna inoltre a concentrarsi in particolare sulla fase della riabilitazione.
 
Anche la Caritas della nostra diocesi è vicina alla popolazione giapponese in difficoltà: per questo, chi voglia sostenere gli interventi in corso (causale Emergenza Giappone) può inviare offerte alla Caritas di Concordia-Pordenone tramite:
 
Banca Friuladria – Crédit Agricole
C/C 00004031561
ABI 05336
CAB 12500
IBAN IT 09 E 05336 12500 000040301561
 
Banca Popolare Etica
C/C 000000105618
ABI 05018
CAB 12101
IBAN IT 62 O 05018 12101 000000105618
 
Poste Italiane
C/C 000011507597
ABI 07601
CAB 12500
IBAN IT 94 X 07601 12500 000011507597
 
Per il bollettino postale C/C 000011507597