Giovedì santo – 9 aprile 2020

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Giovedì Santo è l’anello di congiunzione tra il tempo della Quaresima e il grande Triduo Pasquale.
Dalla penitenza, attraverso il dono che Gesù fa di sé nell’esperienza della croce, giungiamo alla gioia della vita incrollabile, che è la vita dell’amore.
Nella mattinata, in genere, si celebra la Messa crismale dove vengono consacrati gli oli per i catecumeni, per i cresimandi e i novelli sacerdoti e vescovi, e per gli infermi. Quest’anno questa celebrazione è rimandata ad una data più avanti. Con la Messa nella Cena del Signore, celebrata alla sera, entriamo nel Triduo Pasquale, dove Gesù, istituendo il sacerdozio e l’eucaristia, ci lascia il comandamento nuovo della carità. Un comandamento sempre nuovo perchè la carità non invecchia mai, ma sempre rinnova e ringiovanisce.
Don Luca Buzziol – presbitero della nostra Diocesi e parroco dell’UP di Chions – ci offre la sua testimonianza sul ministero presbiterale alla luce delle celebrazioni del Giovedì Santo.
 
Don Davide Ciprian – presbitero della nostra Diocesi, animatore della comunità vocazinale e direttore del Centro di pastorale vocazionale, nonchè assistente ACR – nella pagina #stoacasaconTe…attività con i bambini ci accompagna a ricordare i gesti di questi tre giorni determinanti per la nostra fede avendo un’attenzione particolare per i più piccoli e per quanti tra loro fanno parte del gruppo dei ministranti.
 
In famiglia possiamo vivere il Triduo Pasquale scandendo i vari momenti attraverso dei tempi di preghiera e il segno di una brocca: vuota, riempita d’acqua, profumata, svuotata, avvolta da un telo, trasformata per la festa…diventerà via via prezioso simbolo del nostro camminare insieme verso la Pasqua.
 
 
  
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