#stoacasaconTe…attività con i bambini

«Che cos'è un rito?», chiese il Piccolo Principe. Rispose la volpe: «E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore».

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Antoine De Saint-Exupery ci regala nella sua memorabile opera “Il Piccolo Principe” (al capitolo XXI) questa bellissima definizione di rito. Parola strana e che non sentiamo spesso come parte viva della nostra esistenza. Ma basta questa citazione di questo scrittore per farci nascere un sorriso in volto riportandoci alla memoria tanti piccoli gesti che hanno resto indimenticabile una giornata…
Sono infatti i “riti”, unici o ripeturi, che caratterizzano la nostra vita e i nostri ricordi rendendo così originali quei momenti. Ci sono anche proverbi o tradizioni popolari che potremo pensare che quando si parla di “riti liturgici” si intenda tutt’altro, ma se pensiamo al rito del battesimo nostro o dei nostri figli oppure al rito del matrimonio ci rendiamo conto che anche questi rispondono alle caratteristiche enunciate dalla volpe: hanno reso ungiorno diverso dagli altri, quell’ora è stata diversa dalle altre. Lo tocchiamo con mano in questo momento storico in cui ci è impedita la partecipazione ai riti liturgici: il suono delle campane diventa un rintocco che ci riporta al cuore (che poi è esattamente quello che vuol dire la parola “ricordare”) l’orario della messa della comunità o più semplicemente l’immagine della nostra chiesa dove adesso ci è difficile recarci. Nulla però ci impedisce di caratterizzare le nostre giornate di questa settimana santa con riti nuovi da vivere nella nostra chiesa domestica richiamando gesti e significati di questo tempo liturgico particolare. Oltre all’angolo della preghiera che siano stati invitati a creare nelle nostre case ricavando uno spazio dove tenere aperta la Bibbia o il Vangelo con accanto una candela da accendere durante i momenti di preghiera, qui di seguito sarà possibile trovare suggerimenti da vivere come famiglia coinvolgendo in modo particolare i più piccoli. Sarà un modo per sentire che siamo vicini seppur lontani, credenti seppur costretti all’assenza, testimoni di un Dio amore seppure in un tempo di dolore.
 
Don Davide Ciprian – presbitero della nostra Diocesi, animaatore della comunità vocazionale e direttore del Centro di pastorale vocazionale, nonché Assistente ACR – ci aiuta ad entrare nel mistero del Triduo Pasquale ricordandoci il significato profondo di ogni gesto che poi anche noi possiamo vivere, seppur in modo diverso, in famiglia nostra, chiesa domestica.
 
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