Ideal Standard: comunicato stampa

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Diocesi di Concordia-Pordenone
Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro
 

COMUNICATO STAMPA
 
La Chiesa diocesana ha seguito e segue con viva attenzione e con grande preoccupazione le vicende complesse e delicate relative alla situazione dello stabilimento della Ideal Standard di Orcenico, in queste ore diventate ancora più difficili. Il Vescovo esprime vicinanza ai lavoratori, alle famiglie e a tutti coloro che si stanno adoperando per trovare soluzioni possibili, ragionevoli, solidali; i suoi collaboratori si tengono in contatto stretto con le istituzioni politiche locali e con i rappresentanti sindacali.

Già alcuni mesi fa mons. Giuseppe Pellegrini così si era espresso: “Vanno ricercate tutte le soluzioni possibili per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Orcenico, perché in gioco non c’è solo un’azienda, c’è una vocazione manifatturiera e il futuro di un territorio che grazie al lavoro, alla serietà di tante persone ha raggiunto traguardi importanti. L’azienda sembra aver ignorato i sacrifici di tanti che in questi anni si sono prodigati per cercare di uscire dalle difficoltà, ora l’azienda sappia recuperare quella capacità di ascolto e di proposta affinché si possa scongiurare la chiusura dello stabilimento”.

La comunità ecclesiale – guidata dal Vescovo e sollecitata dalle parole di incoraggiamento di Papa Francesco nell’incontro a Roma con una delegazione di lavoratori Ideal Standard, durante l’udienza generale di mercoledì 25 settembre – desidera ancora una volta far sentire la sua voce, per ribadire come sia sempre più necessario unire tutte le forze, per difendere e promuovere la dignità delle persone, e tentare ogni strada per salvaguardare – primo fra tutti – quel bene che è fondamento della dignità, il lavoro. Come già diversi autorevoli responsabili della vita pubblica hanno dichiarato, facciamo fatica a capire l’atteggiamento della proprietà, con chiusure inspiegabili rispetto ai patti stabiliti e all’uso degli ammortizzatori sociali. La persona non può essere trattata alla stregua di una merce, per interessi finanziari.

Questo momento chiede, come sempre e più di sempre, un profondo esame di coscienza da parte di tutti e di ciascuno, con particolare riferimento a quanti hanno responsabilità di rappresentanza o di programmazione, a ogni livello. È possibile realisticamente perseguire insieme degli obiettivi di bene comune?
Facciamo appello alla comunità, ai suoi responsabili-servitori, a tutti le persone di buona volontà, perché mettano a disposizione strumenti e competenze per tutelare e sostenere la fatica di lavoratori e famiglie. Abbiamo tanto bisogno di iniziativa, intraprendenza, corresponsabilità, a tutti i livelli.
La difficile vertenza che i lavoratori di Ideal Standard stanno vivendo ha sempre più un carattere simbolico di una crisi che continua ad interessare l’intera comunità provinciale. È necessario – lo ripetiamo ancora – unire tutte le forze, per dare futuro a una terra, alle famiglie, ai lavoratori.