Mons. Lazzaro You Heung -sik ha coinvolto tutti col narrare la sua esperienza di vita, dalla Corea a Roma, voluto da Papa Francesco quale Prefetto del dicastero per il clero. Non ha nascosto la sua difficoltà nel lasciare alle spalle la Corea, la sicurezza, la sua comunità per un mondo nuovo diverso. I tre atteggiamenti interiori dai quali mons. Lazzaro è partito per vivere questi diversi anni del suo ministero sono: saper perdere, vivere l’attimo presente, saper cogliere nelle difficoltà Cristo Crocifisso. E’ a Roma da otto mesi. Ama i suoi collaboratori, chiunque, anche senza appuntamento, bussa alla sua porta “Deve sentirsi accolto con amore”. E’ a stretto contatto con il Papa, carico oggi di tante croci, in un mondo in cui il Clero è tanto criticato dalla stampa. Cita problemi noti come la pedofilia e il discusso valore del celibato e dice anche di conversazioni strettamente private con Papa Francesco, senza accennare ad alcun argomento, con una percezione di rapporto fraterno, filiale, bisognoso a volte di apertura del cuore. Questo è mons. Lazzaro. Passa poi a parlare della necessità di puntare molto in futuro sulla formazione del Clero.Tre domande: “Quale Chiesa? Quale Sacerdote? Quale formazione?” Le risposte le trova nelle Encicliche papali che chiamano tutte “all’amore, alla fratellanza”. Evangelizzazione e carità (amore concreto). La Chiesa casa e scuola della comunione sinodale. I Vescovi che devono dedicare più tempo ai seminaristi. Sacerdote uomo del dialogo. Vivere la Parola cambia tutto, crea Comunità, amore scambievole. Sulla formazione cita la sua commovente esperienza di visita a Scutari in Albania dopo la chiesa nascosta. Per la formazione un solo libro, il Vangelo, l’amore e un solo maestro, Gesù.
E’ il momento della presentazione da parte del prof. Agostino Giovagnoli, ordinario di Storia contemporanea dell’Università Cattolica di Milano del terzo volume della storia de “Il Seminario di Concordia – Pordenone. Sull’onda riformatrice del Concilio Vaticano II (1962-2022)”, di mons.Bruno Fabio Pighin. Volume rigoroso che prende in considerazione una precisa parte della storia ecclesiastica e quindi del Seminario a partire dal Concilio Vaticano II. Il Concilio portò con sé sostenitori e critici, come ogni mutazione istituzionale. Il Seminario si aprì. Importante nel volume è la trattazione della figura del vescovo Abramo Freschi, l’evitata soppressione del Seminario di Pordenone in favore di Udine. Un volume tutto da leggere per capire il presente.
(tratto da “Il Popolo” dell’8 maggio 2022 a firma di Maria Luisa Gaspardo Agosti)