A DUE ANNI DAL TERREMOTO (aprile 2009)
LA CARITAS RESTA ACCANTO ALLA POPOLAZIONE
Sono passati due anni da quel 6 aprile 2009 in cui un violento terremoto ha devastato L’Aquila e altre zone dell’Abruzzo. Caritas Italiana si è prontamente attivata per dare sostegno e solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma. Ha avviato un Centro di Coordinamento nazionale per tutti gli aiuti della rete Caritas, agendo in costante collegamento con la Delegazione regionale delle Caritas di Abruzzo e Molise, la Caritas diocesana e l’intera Chiesa aquilana.
Il Centro di coordinamento Caritas ha suddiviso il territorio colpito dal sisma in 9 zone omogenee, oltre a prestare attenzione anche agli sfollati lungo la costa.
Ogni zona è stata “affidata” alle 16 Delegazioni regionali delle Caritas diocesane, secondo lo schema dei “gemellaggi”, strumento collaudato con successo sin dal dopo-terremoto del Friuli, nel 1976. È stata così valorizzata la presenza di operatori e volontari (oltre 3.000 solo nel primo anno) che si sono alternati nelle diverse zone in attività di animazione, favorendo il coinvolgimento della popolazione locale.
Grazie alla solidarietà espressa da quasi 23.500 donatori italiani ed esteri (singoli, parrocchie, associazioni, diocesi, scuole…) e al contributo della Conferenza Episcopale Italiana, Caritas Italiana ha raccolto complessivamente 35.143.685 euro.
18.343.970 euro sono stati spesi per le attività già realizzate (emergenza, progetti sociali, ricostruzione…), di cui 14.053.311 euro per gli interventi di ricostruzione; 3.213.800 euro sono impegnati per le opere attualmente in corso di realizzazione; circa 10.500.000 euro sono previsti per le opere ed i progetti in fase di verifica.
Si è potuto così rispondere ai bisogni primari della popolazione, attraverso: interventi di prima emergenza