Gli occhi dell’Africa

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COS’È?
È una rassegna cinematografica di film provenienti dai Paesi africani, scritti e diretti da registi africani, proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano. Nata nel 2007, l’iniziativa ha coinvolto, nel tempo, non solo la città di Pordenone, ma anche Udine, Trieste, Gorizia e altri comuni del Friuli.
Oltre ai film ogni anno si propongono altre iniziative culturali quali mostre, incontri di approfondimento, concerti, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, momenti conviviali con degustazioni di piatti tipici, che arricchiscono e completano la rassegna cinematografica.

OBIETTIVO
L’idea della rassegna è cercare di vedere con “gli occhi dell’Africa”: non cosa noi pensiamo dell’Africa, ma come gli africani vedono il loro mondo e come interpretano il nostro.

Obiettivi più specifici sono:
  • la promozione della cultura africana sul territorio attraverso l’arte cinematografica
  • l’approfondimento delle tematiche affrontate nei film, attraverso la partecipazione di registi o attori protagonisti delle pellicole o attraverso testimonianze di persone originarie dei Paesi di provenienza dei film
  • creare un’occasione di incontro con le comunità di immigrati presenti nel territorio
  • creare rete con le realtà del territorio, italiane e di immigrati, che si occupano delle medesime tematiche

“Il cinema è una lingua universale”, diceva Pasolini: può essere, perciò, un terreno fertile su cui porre le basi per una pacifica convivenza.

PARTNERS
Come Caritas Diocesana coordiniamo il progetto, che vede la collaborazione di numerose realtà del territorio, a partire da Cinemazero, partener storico, il Centro Missionario Diocesano, il Centro culturale Casa dello Studente. Nel tempo si sono aggiunti anche partner fuori regione, come gli importanti festival di cinema africano di Verona e Milano. Vi sono, poi, vari gruppi e associazioni, sia italiani sia africani, che nelle varie edizioni hanno collaborato nell’organizzazione dell’evento, con i quali si è creata una rete che si è consolidata nel tempo. L’iniziativa, infine, è sostenuta da enti pubblici e privati.

COORDINATRICI DEL PROGETTO: Lisa Cinto e Martina Ghersetti