Statuto

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DIOCESI CONCORDIA-PORDENONE

SERVIZIO DIOCESANO PER LA TUTELA DEI MINORI

STATUTO



Art. 1 – Istituzione.

È istituito nella chiesa di Concordia-Pordenone il Servizio diocesano per la tutela dei minori (S.D.T.M.), alla luce di quanto stabilito nel Motu Proprio “Vos estis lux mundi” di Papa Francesco del 7 maggio 2019 e nelle Linee guida della Conferenza Episcopale Italiana del 24 giugno 2019.
 
 
Art. 2 – Compiti.
 
Compiti del S.D.T.M. sono:
–    promuovere una cultura del benessere e della sicurezza dei minori e degli adulti vulnerabili all’interno delle strutture e delle comunità ecclesiali;
–    collaborare alla formazione di sacerdoti, operatori pastorali ed educatori corresponsabili nel comune impegno per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili;
–    offrire uno spazio di ascolto e sostegno alle persone che vivono situazioni di sofferenza provocate da comportamenti di presbiteri, diaconi, religiosi e operatori pastorali, posti in violazione del proprio stato e del proprio ufficio, in ambito morale o di governo;
–    studiare e approfondire le questioni di carattere psicologico, pedagogico, pastorale e giuridico (canonico e civile) implicate.
A tali fini il Servizio organizza attività di formazione e informazione rivolte alle varie componenti del mondo ecclesiale, per sensibilizzare sul tema i diversi ambiti della realtà diocesana; sostiene le Parrocchie, le associazioni, i gruppi ecclesiali per favorire un’adeguata attenzione nella selezione e formazione degli operatori pastorali e nel programmare le attività che coinvolgono i minori e i soggetti vulnerabili; collabora con enti ed istituzioni del territorio che operano nel campo del benessere e della tutela dei minori; mette a disposizione delle persone che intendessero inoltrare segnalazioni relative a comportamenti in grado di configurare ipotesi di abuso, avvenute in un contesto ecclesiale, un Centro di ascolto e informazione gestito da un “Responsabile”.
 
 
Art. 3 – Struttura.
La struttura del Servizio è costituita da:
–    Un Referente diocesano
–    Un Gruppo di lavoro
–    Un Responsabile del Centro di ascolto e informazione
 
 
Art. 4 – Referente diocesano.
 
Il Referente diocesano, nominato dal Vescovo con incarico triennale rinnovabile, ha il compito di:
a)    collaborare strettamente con l’Ordinario diocesano nell’adempimento delle sue responsabilità pastorali in materia di tutela dei minori e degli adulti vulnerabili;
b)    fare da riferimento locale al Servizio Regionale tutela minori, del quale è membro di diritto;
c)    proporre iniziative per sensibilizzare il clero, gli organismi di partecipazione e gli uffici pastorali diocesani sotto il profilo della tutela dei minori e per formare gli operatori pastorali;
d)    assistere e consigliare il Vescovo collaborando, se richiesto, nell’ascolto e nell’accompagnamento delle vittime e nella gestione delle segnalazioni di abusi;
e)    coordinare l’attività del S.D.T.M., convocare e moderare le riunioni del gruppo di lavoro, tenere i contatti con il Responsabile del Centro di ascolto e informazione;
f)    Redigere annualmente una relazione sulle attività svolte dal S.D.T.M..
La funzione di Referente diocesano può essere svolta contestualmente da due persone.
 

Art. 5 – Gruppo di lavoro.

Il Gruppo di lavoro è formato da persone esperte in campo educativo, psicologico, giuridico, (canonico e civile) e pastorale, che collaborano con il Referente diocesano nella programmazione e nell’organizzazione delle attività svolte dal Servizio. I componenti del gruppo di lavoro sono nominati dall’Ordinario, su proposta del Referente del Servizio, con incarico di durata triennale e rinnovabile. Essi sono tenuti al segreto e al rispetto della privacy riguardo alle informazioni di cui vengono a conoscenza nell’ambito dell’attività svolta dal Servizio. Agli incontri del Gruppo di lavoro possono essere invitate ad hoc anche altre figure professionali per prestare consulenze specifiche.

 

Art. 6 – Responsabile del Centro di ascolto e informazione.
 
Il S.D.T.M. attiva un Centro di ascolto e informazione per la ricezione di segnalazioni riguardanti comportamenti che possano configurare ipotesi di abuso su minori o adulti vulnerabili avvenute in un contesto ecclesiale, quale primo contatto con persone coinvolte direttamente o indirettamente. Esso è gestito da un Responsabile, indipendente dalla gerarchia ecclesiastica, laico, dotato di un’adeguata formazione e di competenze relazionali e comunicative. Viene nominato dall’Ordinario su proposta del Referente diocesano, con incarico triennale rinnovabile ed è a disposizione delle persone che si rivolgono a lui per accoglierle, ascoltarle, accompagnarle e concordare i passi da compiere.
L’attività svolta dal Responsabile e il funzionamento del Centro di ascolto e informazione sono disciplinati da un apposito Regolamento volto a garantire trasparenza e prontezza di risposta.
 
 
Art. 7 – Sede.
 
La sede del S.D.T.M. è situata presso la Curia diocesana in via Revedole 1, Pordenone.