Le testimonianze

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Laici pronti alla corresponsabilità
“E’ stata una serata sicuramente ricca, vissuta con intensità da parte di tutti i presenti”. È il primo commento di Cinzia Giovanatto, presidente diocesana dell’Azione
Cattolica che poi spiega: “All’inizio, da parte di qualcuno, ci potevano forse essere delle perplessità anche sulla scelta del palazzetto come location per questo  appuntamento. È stata una scommessa, ma per come sono andate le cose, adesso si può tranquillamente dire che la scommessa è stata vinta. È stata una bella serata”.
“Come ha ben sottolineato anche il Vescovo – continua la presidente di Ac -, abbiamo realmente sentito vibrare lo Spirito Santo. Abbiamo vissuto l’appuntamento nella reale percezione di essere Chiesa. Personalmente sapevo che in contemporanea, a Roma, si svolgeva la veglia nazionale dell’Azione Cattolica per i 50 anni del Concilio, ma aver vissuto l’appuntamento del palazzetto con il Vescovo in quel modo, insieme a tanti fedeli della chiesa diocesana, non ci ha fatto sentire lontani. Anzi ci sentivamo in sintonia con quanto accadeva a Roma”. Di bilancio positivo parla anche Francesco Favero, membro del Consiglio pastorale di San Vito al Tagliamento. “Una bella serata – spiega – nella quale si è potuta avere la concreta percezione dell’essere Chiesa, popolo di Dio in cammino”. “Anche le modalità adottate – continua – sono state originali e piacevoli: dalla scelta dei video alla musica, dalle recitazioni alla danza. I modi per avvicinarci a Dio e pregarlo sono molti. È stato bello anche scoprirli e viverli”.
L’incontro vissuto al palazzetto dello sport viene definito “un bel momento di comunità ecclesiale” da Luca Nascimben, responsabile degli scout dell’Agesci Zona  Tagliamento. “La premessa storica ed artistica è stata molto emozionante – spiega Nascimben -. Se la corresponsabilità passa attraverso il coinvolgimento, allora
credo che sia stata imboccata la strada giusta. Ora tocca a noi laici fare in modo che tutto questo possa portare frutto”.
“Sono rimasto molto colpito dai numerosi partecipanti di ogni età: giovani, adulti e anziani – è stato il commento di Franco Canzian, direttore del Centro pastorale
giovanile -. Credo che questo sia un segnale importante per la nostra chiesa diocesana affinché sia attuata la corresponsabilità proposta nel piano pastorale”.