Condiviso il messaggio del Vescovo sui valori

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Cementare collaborazione tra Chiesa e istituzioni c’erano proprio tutti.
Da Erto a S. Martino al Tagliamento, da Vito D’Asio a S. Stino di Livenza, da Fontanafredda a S. Michele al Tagliamento. Quarantasei sindaci o loro rappresentanti del Friuli Occidentale e 9 del Veneto Orientale hanno risposto all’invito del Vescovo mons. Giuseppe Pellegrini, giovedì 11 ottobre, al Palazzetto dello Sport di Pordenone gremito di autorità e fedeli provenienti da tutta la Diocesi come ai tempi delle grandi partite della Postalmobili. In particolare i sindaci e le autorità hanno condiviso il messaggio del vescovo sottolineando il passaggio: “La nostra società sta vivendo un passaggio faticoso,a tratti drammatico. Anche in questa nostra terra si sta perdendo la speranza e la
fiducia per un futuro più sereno e per un mondo più umano, che metta a frutto fino in fondo i valori fondamentali della nostra fede. Stiamo costatando in maniera concreta i limiti di una società che ha posto la sua fiducia nel consumismo, nel neo-liberismo selvaggio – che ha spento ogni speranza nelle giovani generazioni – e  nell’individualismo che non rispetta il bene comune e la dignità della persona umana. E’ l’ora di una solidarietà più vera! E’ il momento di ribellarsi contro ogni forma di corruzione, ancora presente. Come Chiesa siamo chiamati a portare nel mondo un messaggio di speranza. Per questo ci facciamo vicini e incoraggiamo tutti coloro che hanno responsabilità pubblica e si trovano impegnati nella promozione del bene comune con spirito di servizio e di gratuità”. Ecco cosa ci hanno detto alcuni amministratori.
Nicola Callegari Assessore provinciale alla Cultura ed Istruzione e Politiche Famigliari.
Mons. Pellegrini ha fatto un richiamo forte al nostro essere cristiani inseriti con il nostro agire nel quotidiano con quel termine che oggi fa molta paura: la vocazione. Siamo
chiamati a dare il nostro meglio nella società. Nell’analisi del nostro territorio mi ha fatto ricordare le parole del Papa in visita a Cagliari nel settembre del 2008 dove disse:«Maria vi aiuti a portare Cristo alle famiglie, piccole chiese domestiche e cellule della società, oggi più che mai bisognose di fiducia e di sostegno sia sul piano
spirituale che su quello sociale. Vi renda capaci di evangelizzare il mondo del lavoro, dell’economia, della politica, che necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile ». Proprio da qui deve partire lo slancio ed il vigore dell’intera
comunità all’insegna della Speranza. Il vescovo mi ha fatto riflettere in merito al servizio in politica, quando ci dice: «L’insegnamento di Gesù, infatti, risuona ancora ai nostri giorni con la stessa forza: “Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna” (Gv 6,27)»; all’eterno in questo momento
non ci penso ma forse chi si impegna per il bene comune più che ad essere un buon politico deve mirare ad esser un buon statista con un’ottica rivolta alle prossime
generazioni concretizzando così il vivere l’impegno cristiano a servizio degli altri nella gratuità e nell’amore vero per il prossimo.
 
Dorino Favot, sindaco di Prata.
“L’apertura dell’anno della Fede è stata per me un’esperienza emozionante.Ho trovato molto positivo l’aver creato un momento di comunità, durante il quale gli aspetti più spirituali e religiosi della Chiesa hanno incontrato la società civile, con le sue esigenze e necessità, anche materiali. Il Vescovo,Mons. Giuseppe Pellegrini, si è assunto
il compito di riaggregare le persone e di fare comunità, compito che appartiene anche alle istituzioni come il Comune che io rappresento. In questo senso ho apprezzato molto il dono che, al termine della cerimonia, è stato fatto a tutti noi sindaci: l’Omelia di Papa Giovanni Paolo II dedicata agli amministratori. Essa potrà essere per me e i miei colleghi uno spunto interessante per poter collaborare attivamente e ancora più frequentemente con la Chiesa locale”.
Paolo Nadal, assessore a Roveredo in Piano.
Esperienza positiva, entusiasmante. Il Vescovo ha vinto la scommessa non so quanti riescono a riempire il Palazzetto di gente. Mi ha stupito la risposta dei sindaci.Una
risposta eccezionale, un dato positivo riconoscere le difficoltà e riconoscere qualcuno che ha messaggi veri. Abbiamo punti di forza comuni (sindaci e chiesa locale) la strada è tracciata nella collaborazione. Impegno civico e religioso rispettando le specifiche competenze che vanno migliorate collaborando.
 
Francesco Toneguzzo, sindaco di Cordovado.
Valore significativo dell’incontro per il servizio che Chiesa e sindaci svolgono. Occorre interpretare la parola poltica come servizio. Chiesa e comune insieme possono
creare molti benefici per la Comunità che ha bisogno di esempi. Così saremmo trasmissione di valori etici e morali.
 
Renzo Francesconi, sindaco di Spilimbergo.
Ritengo le parole del Vescovo importanti in un momento difficile. La collaborazione con la Chiesa è importante per far fronte alle difficoltà di tante persone. E’ stata una serata solenne con grande partecipazione di persone che hanno condiviso momenti religiosi e civili. La Chiesa la sento vicina ai problemi della vita civile, insieme possiamo fare molto per le comunità nello spirito del mutuo soccorso e riscoprire valori autentici.
 
Diego Fontanel, assessore di Concordia Sagittaria.
Una serata importante che ci ha parlato dei valori della famiglia, dell’anno della Fede e dei 50 anni dal Concilio. L’attenzione al sociale, la mancanza di valori, fare rete nelle Comunità per raggiungere gli obiettivi. Sono temi che condividiamo e che ci impegnamo a portare avanti.Una strada su cui camminare per portare il sistema sui valori condivisi e recuperare l’etica un po’ perduta.