Alluvioni in Asia: gli interventi della Caritas diocesana

Pubblicato il 23/08/2010

condividi su
La Caritas diocesana partecipa alla gara di solidarietà in favore di Pakistan, India e Cina, i tre paesi asiatici colpiti dalle alluvioni.
 
PAKISTAN
Le alluvioni di questo mese di agosto hanno provocato il peggior disastro a memoria d’uomo nel paese. Secondo le valutazioni del governo pakistano i morti sono 1.600 e le persone colpite 14 milioni. Abitazioni distrutte, perdita di raccolti e dei capi di bestiame, vie di comunicazione interrotte e rischi di epidemie dovute alla mancanza di acqua potabile e alle difficili condizioni igienico-sanitarie. Caritas Pakistan, con il sostegno delle altre Caritas, tra cui anche Caritas Italiana, promuove il programma di emergenza alluvioni, per il quale sono necessari fondi pari a 4 milioni di euro. A beneficiarne saranno 250.000 persone. Il programma di emergenza, che verrà realizzato nei prossimi tre mesi, prevede la fornitura di cibo e tende, prima assistenza sanitaria e medica, riparazione dei sistemi di approvvigionamento di acqua, ricostruzione delle infrastrutture come ponti, strade, scuole. Il vescovo di Multan, S.E. Mons. Andrew Francis, ha visitato il dispensario di Caritas Pakistan a Multan (foto), situato vicino Dera Dina Panah, una delle città più colpite dall’alluvione nella provincia di Punjab. Il vescovo ha sottolineato che questa non è la prima volta in cui i cristiani lavorano per aiutare i fratelli musulmani. Il dispensario ha finora fornito assistenza medica a 1.950 pazienti e distribuito cibo a 3.000 persone. Caritas Italiana ha destinato un primo contributo per i bisogni più urgenti. Anche la Conferenza Episcopale Italiana si è attivata stanziando un milione di euro e invitando le comunità ecclesiali alla preghiera e al sostegno delle iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas Italiana.
 
INDIA
Nella regione di Ladakh, Kashmir indiano, le autorità parlano di 166 morti e centinaia di dispersi. Acqua e fango hanno sommerso e distrutto le vie di comunicazione. L’esercito indiano, impegnato nei soccorsi, fatica a portare in salvo le persone. Anche la circolazione delle informazioni è problematica e frammentaria. Caritas India è riuscita solo nella giornata di martedì 10 agosto a mettersi in contatto con il direttore della Caritas di Choglamsar, situata a mezzo chilometro dal villaggio di Leh, sul quale si è abbattuta un’onda di fango alta più di tre metri che, in soli 20 minuti, ha distrutto tutto: case, strade, vie di comunicazione, mezzi di trasporto. Caritas Italiana si sta attivando a sostegno di Caritas India.
 
CINA
In Cina le vittime accertate finora sono 700 mentre i dispersi 1.042. I soccorritori continuano a cercare sopravvissuti sotto la frana di rocce, terra e fango che ha sommerso tre villaggi nella contea di Zhouqu (Gansu). Si è trattato di una vera e propria colata di fango che ha coperto una zona di 5 km di lunghezza e 500 metri di larghezza, uccidendo uomini e animali, e distruggendo abitazioni. Anche in questo caso Caritas Italiana segue con attenzione l’evolversi del disastro.
 
Per sostenere gli interventi in corso (causale Emergenza Pakistan, India e Cina) si possono inviare offerte alla Caritas di Concordia-Pordenone tramite:
 
Banca Friuladria — Crédit Agricole
C/C 00004031561
ABI 05336 CAB 12500
IBAN IT 09 E 05336 12500 000040301561
 
Banca Popolare Etica
C/C 000000105618
ABI 05018 CAB 12101
IBAN IT 62 O 05018 12101 000000105618
 
Poste Italiane
C/C 000011507597
ABI 07601 CAB 12500
IBAN IT 94 X 07601 12500 000011507597
 
Per il bollettino postale
C/C 000011507597