Giornata per la vita consacrata

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Ogni anno il 2 Febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio, la Chiesa celebra la Giornata mondiale della Vita Consacrata. È un’occasione per rendere grazie al Signore per il dono alla Chiesa e all’umanità di questa vocazione, ma anche un invito a promuovere da parte di tutti i membri del popolo di Dio una migliore conoscenza e una riflessione sul valore spirituale, ecclesiale e pastorale dei carismi, frutto dello Spirito Santo, che stanno a fondamento di tante forme di vita consacrata, nate nella storia bimillenaria della Chiesa.
Le persone, infatti, che ricevono dal Signore la chiamata a seguirlo più da vicino osservando i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza sono un dono e una risorsa per tutta la Chiesa e mostrano l’amore di Dio verso ogni creatura. Il carisma che li anima è frutto della multiforme azione dello Spirito Santo che arricchisce sempre la Chiesa di nuove famiglie religiose, di nuove vocazioni e ministeri, per renderla santa e immacolata nell’amore e aperta a nuovi servizi di evangelizzazione e di carità, che corrispondano alle esigenze delle comunità cristiane e dei poveri.
Ogni persona consacrata e ogni famiglia religiosa è come una luce che si accende nel firmamento dell’umanità illuminandone il cammino verso il Signore e testimoniando che è possibile e doveroso fondare su di Lui la propria vita per sempre, con la scelta di un amore gratuito e permanente.
Promuovere, accompagnare e sostenere le vocazioni alla vita consacrata e religiosa significa offrire alla Chiesa un aiuto sostanziale e decisivo per la sua crescita nella santità e nella sequela del Signore e assicurare al mondo una presenza feconda di amore solidale, fonte di speranza per tutti.
Quanto oggi la vita consacrata sia ancora necessaria e attuale per la missione della Chiesa nel mondo, non credo occorra ripeterlo. In riferimento alla nostra Diocesi mi limito a sottolineare la preziosità della presenza delle religiose dentro il tessuto vitale delle parrocchie, sia per quanto attiene la formazione che la liturgia e la carità, anche con nuove forme di servizio e di responsabilità che si vanno attivando, per merito loro, a livello di unità pastorali.
Colgo poi l’occasione per invitare a continuare nella preghiera per ottenere dal Signore che non venga a mancare nella nostra Chiesa la testimonianza di chi ha scelto la via della consacrazione a Dio per il bene dei fratelli. E desidero rivolgere a tutti i consacrati un rinnovato “grazie”, con un particolare saluto a quanti fra loro, anziani o infermi, continuano a spendere la loro vita per Cristo e per la Chiesa attraverso l’offerta quotidiana della loro preghiera e della loro sofferenza. La loro opera silenziosa, ma efficace e feconda di grazia, ci sostiene perché insieme siamo coraggiosi testimoni del Vangelo della vita, dell’amore e della pace.
                                                                                                                          + Ovidio Poletto, Vescovo
 
Il messaggio dei Vescovi Italiani per la Giornata 2011