Collegamento Pastorale del 1° marzo 2014
Quarta uscita del Collegamento Pastorale in formato digitale. Entra per leggerlo.
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X� anniversario dalla canonizzazione di S. Daniele Comboni, con un Anno comboniano, che si concluder� il 15 marzo, giorno della nascita terrena di Comboni (15 marzo 1831). Ecco tre momenti celebrativi: gioved� 6 marzo ore 20.00 presso l�Auditorium Vendramini, una conferenza; domenica 9 marzo ore 15.30 nella chiesa S. Maria Maggiore a Cordenons una celebrazione eucaristica e il 1� aprile un Pellegrinaggio ai luoghi del Comboni. Entra per maggiori dettagli.
Cos’è il Mese dell’educazione? È un mese speciale, il mese di marzo, dedicato ai temi dell’educazione, con il coinvolgimento di tante persone interessate. L’iniziativa è arrivata all’undicesima edizione, con una storia piuttosto variegata.
La Pastorale Adolescenti e Giovani vi invita allo spettacolo della compagnia teatrale Casello 24, organizzato all�interno del MESE DELL�EDUCAZIONE di Portogruaro: SABATO 1 MARZO ore 20.30 Teatro Luigi Russolo – Portogruaro (VE). Un musical che racconta in un modo originale la vita di San Francesco e Santa Chiara, le loro scelte, i loro dubbi e i loro pensieri.
Il Centro di Pastorale Adolescenti e Giovani propone un percorso di Formazione per Animatori, rivolto ad adolescenti e giovani, a partire dalla classe 1° superiore.
Il Corso consta di 5 incontri formativi, il primo sarà sabato 22 febbraio dalle ore 17 alle 19. DALL’IO AL NOI – da conoscenti o amici a “Gruppo di Animatori”! Entra per maggiori informazioni.
Il Centro di Pastorale Adolescenti e Giovani propone un percorso di Formazione per Animatori, rivolto ad adolescenti e giovani, a partire dalla classe 1° superiore.
Il Corso consta di 5 incontri formativi, il primo sarà sabato 22 febbraio dalle ore 17 alle 19. DALL’IO AL NOI – da conoscenti o amici a “Gruppo di Animatori”! Entra per maggiori informazioni.
Il collegamento tra la morte di Lazzaro e la morte di Gesù è esplicito: Giovanni lo sottolinea esplicitamente raccontandoci come dopo la risurrezione di Lazzaro il sinedrio decide di far morire Gesù e si mette concretamente in moto (Gv 11,47-57). Quale è quindi l’atteggiamento di Gesù di fronte alla morte di un amico? Con quale prospettiva vivere il nostro rapporto con la morte nostra e di altri? Queste domande ci aiuteranno ad ascoltare in pienezza l’annuncio della vittoria sulla morte che ci raggiungerà a Pasqua.
In questa domenica la Parola ci ricorda che c’è da tenere gli occhi aperti, che l’opera e la benedizione di Dio non sono immediate e spontanee ma vanno coltivate e osservate con attenzione per “vedere chiaramente, da lontano, ogni cosa”. Ci viene presentata la vicenda di un uomo cieco dalla nascita, in un miracolo che è molto originale, in quanto, dopo aver mostrato la potenza guaritrice di Gesù, ci mostra con ricchezza di particolari la strada che deve fare l’uomo guarito per capire chi è lui e chi è Gesù stesso.
Dopo aver ricevuto dal Signore l’invito a vincere la nostra naturale propensione all’egoismo (I domenica) e a trovare il tempo per stare con lui e gustare il segno della sua grandezza (II domenica), in questa terza domenica di Quaresima siamo invitati a comprendere la sua presenza in mezzo a noi come acqua viva di salvezza per tutti, da testimoniare con la gioia della fede e l’annuncio esplicito. Nel Vangelo che ascolteremo, l’incontro di Gesù con una donna samaritana di dubbi costumi aiuterà a capire come la coscienza del nostro peccato ci permetta di uscire dai compromessi con le nostre paure che ci intorbidiscono l’acqua. L’acqua viva che egli ci dà è il battesimo che riempie invece di senso i nostri migliori sforzi.
Il Vangelo di questa prima domenica di Quaresima ci consegna la chiave per poter iniziare con frutto il cammino di conversione. Il peccato sfida continuamente l’uomo fin dalla Genesi, si nasconde nel piu’ profondo delle sue scelte e compromette tutto cio’ che costruisce e fa con le migliori intenzioni. Se vogliamo crescere nella fede ma anche nella gioia, dobbiamo combatterlo e vincere la tentazione di seguire le sue vie apparentemente facili. Gesu’ ha condiviso in tutto la nostra umanita’, fuorche’ nel peccato.