Emergenza terremoto in Marocco

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Si possono sostenere gli interventi di Caritas Italiana attraverso la Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone.
È possibile fare una donazione, specificando nella causale “Terremoto Marocco”, ai seguenti conti intestati a Fondazione Buon Samaritano Casa Madonna Pellegrina (braccio operativo della Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone):

BANCA CREDITO COOPERATIVO PORDENONESE E MONSILE
Filiale di Borgomeduna, Via San Giuliano, 1 – 33170 Pordenone
Iban: IT 06 H 08356 12502 000000047207

POSTE ITALIANE SPA
Sede Centrale di Pordenone, Via Santa Caterina 10 – 33170 PORDENONE
Iban: IT 78 L 07601 12500 001031934605

BOLLETTINO POSTALE sul c/c n. 001031934605

Le offerte alla Caritas Diocesana non sono fiscalmente deducibili, in quanto ente ecclesiastico.

 

Chi volesse dedurre/detrarre, può fare la propria offerta direttamente a Caritas Italiana (info su deducibilità e detraibilità), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Marocco” tramite:

  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U020 0805 2060 0001 1063 119

 

Anche la RAI, con il supporto di RAI per la Sostenibilità – ESG,  sostiene la campagna di raccolta fondi straordinaria, lanciata da Croce Rossa Italiana, Caritas Italiana e UNICEF, attraverso il numero solidale 45525 (fino a domenica 17 settembre).

È possibile donare con un semplice SMS dal proprio telefono cellulare o con una chiamata da rete fissa:

  • 2 euro al 45525 con SMS inviato da cellulare WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali
  • 5 e 10 euro al 45525 con chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali
  • 5 euro al 45525 con chiamata da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile

 

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EMERGENZA TERREMOTO IN MAROCCO
CEI stanzia 300 mila euro come primo aiuto per la popolazione
dal comunicato stampa di Caritas Italiana del 9 settembre 2023

Marocco devastato nella notte da una forte scossa di terremoto (magnitudo 6.8 della scala Richter). Colpita in particolare la regione di Marrakech. Le vittime si contano a centinaia e così anche i feriti. Migliaia le persone senza alloggio e ingenti i danni materiali.

Caritas Rabat si è attivata con la sua Equipe, sta contattando le parrocchie colpite e si sta organizzando per l’assistenza alle persone sfollate.

La Conferenza Episcopale Italiana ha espresso solidarietà alla popolazione del Marocco. Come forma di aiuto immediata, ha deciso lo stanziamento di 300mila euro dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica.

“Alle sorelle e ai fratelli del Marocco giunga il nostro profondo cordoglio e la nostra vicinanza. Facendoci prossimi alla popolazione provata da questo tragico evento, preghiamo per le vittime e i loro familiari. Assicuriamo inoltre il sostegno delle nostre Chiese, stringendoci a tutti coloro che sono stati colpiti da questa calamità e alla comunità marocchina in Italia ferita negli affetti”, ha affermato il card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

Caritas Italiana in contatto con l’Equipe della Caritas locale.

Lo stanziamento della CEI aiuterà, attraverso Caritas Italiana, a far fronte alle prime necessità.
Caritas Italiana – che collabora da molti anni con le Caritas in Marocco in vari progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati – è in contatto con l’Equipe Caritas locale e segue con attenzione le notizie che giungono dal Paese nordafricano per monitorare la situazione e valutare gli interventi più urgenti.

“In questo momento – dice il direttore don Marco Pagniello – possiamo solo esprimere a parole tutta la nostra solidarietà, assicurando il sostegno delle nostre comunità che sapranno dare, nei prossimi giorni, segni concreti di vicinanza e condivisione”.
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