Rifugiati

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Ufficio rifugiati e richiedenti asilo, sede Caritas, tel. 0434 546811
 
La Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone nel 2001 ha deciso di impegnarsi nell’ambito dell’accoglienza di una categoria ben precisa di immigrati: i richiedenti asilo politico e i rifugiati.
Nel mondo ci sono oltre 9 milioni di rifugiati: persone sradicate forzatamente dalle loro case o dalle terre natie, che non possono tornarvi a causa di guerre, violenze e persecuzioni.
Molti arrivano in Italia per cercare una protezione che, sebbene sia riconosciuta dal diritto internazionale e dalla nostra Costituzione, troppo spesso viene negata.
L’opera della Caritas diocesana è nata e si è sviluppata per poter rispondere alla sempre crescente presenza di stranieri che hanno fatto richiesta di asilo sul suolo provinciale e nazionale e al protrarsi dei tempi di attesa per il riconoscimento dello status e l’ottenimento dei documenti.
Attraverso l’Associazione Nuovi Vicini onlus, la Caritas diocesana gestisce, su incarico del Comune di Pordenone, due progetti per l’accoglienza, l’integrazione e la tutela di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, il Progetto Rifugio Pordenonese e il Progetto Terre d’Accoglienza. Sono coinvolti, oltre al comune di Pordenone, alcuni comuni dell’Ambito socio-assistenziale ovest 6.1 (Aviano e Sacile), su incarico di enti locali che aderiscono alla rete nazionale dello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).
I progetti per richiedenti asilo e rifugiati della Nuovi Vicini onlus si ispirano al modello organizzativo dell’accoglienza diffusa ed integrata sul territorio.
Secondo tale impostazione, l’accoglienza avviene in strutture di piccole dimensioni (appartamenti o piccole case), che favoriscono un migliore impatto con il contesto sociale locale e una prossimità reale ai programmi di integrazione, creando inoltre uno spazio favorevole alla costruzione di reti di supporto.
Il modello si definisce integrato perché si colloca in rete con la maggior parte delle risorse sull’accoglienza presenti sul territorio locale.
Nel percorso di presa in carico (della durata massima di 6 mesi) i beneficiari vengono accompagnati, dalla prima accoglienza all’acquisizione dell’autonomia lavorativa e abitativa.
I principali interventi riguardano:
–                     l’orientamento, l’informazione e l’assistenza legale;
–                     l’orientamento sociale e sanitario e l’accompagnamento nell’accesso ai servizi;
–                     la formazione ai diritti-doveri di cittadinanza;
–                     la mediazione linguistica e culturale
Viene, quindi, sviluppato un percorso per aiutare la persona a capire dov’è e chi è, a trovare amici, imparare una nuova lingua, a ricostruire la propria vita e riscoprire la propria dignità di persona umana.
Dal 2001 ad oggi sono state accolte 250 persone, singoli o famiglie, provenienti da più di 25 diversi paesi del mondo.