Siamo riuniti insieme per ringraziare il Signore per i doni che ci ha dato nel corso di questo anno 2012 che sta per finire. Ripensando a questi mesi e giorni trascorsi, ognuno di noi ricorda vari avvenimenti, alcuni lieti e sereni, altri tristi e dolorosi. Il nostro grazie, questa sera, si fa anche invocazione e preghiera, perché il Signore accompagni sempre il nostro cammino. Molti, questa notte, cercheranno nelle mille luci o nel rumore assordante, spesso accompagnato anche da ubriacature e sballo, un modo per salutare un anno faticoso e difficile, nella speranza che il 2013 sia migliore. Noi invece ci troviamo insieme per accogliere dalla Parola di Dio una maniera nuova e originale di vivere la fine di un anno sociale. La liturgia, a otto giorni dalla nascita di Gesù, celebra la festa della Madre di Dio e ci invita a contemplare il mistero del Figlio di Dio che si è fatto uno di noi con gli occhi e il cuore della madre, Maria, che “custodiva tutte queste cose nel suo cuore” (Luca 2,51). Entra per leggere tutta l’omelia.