Terremoto Turchia e Siria – Colletta Nazionale – Appello del Vescovo Giuseppe

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26 marzo: colletta nazionale per le popolazioni colpite

Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra”.

Facendo proprio l’appello di Papa Francesco, al termine dell’udienza generale di mercoledì 8 febbraio, la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, rinnova profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la CEI ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Continua a crescere, infatti, il numero delle vittime accertate, mentre sono ancora diverse migliaia le persone disperse e quelle ferite. Drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno bisogno di tutto, stretti tra le difficoltà del reperimento di cibo e acqua e le rigide condizioni climatiche.
Consapevole della gravità della situazione, la Presidenza della CEI ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima): sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite. Le offerte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023.

La Presidenza della CEI

 

NB: Parecchie nostre comunità hanno liberamente già raccolto e continuano a raccogliere solidarietà in favore della gente colpita dal terremoto: siamo invitati a portare le offerte entro fine mese all’economato in Curia. 


Appello del Vescovo Giuseppe Pellegrini

Carissimi tutti,
viviamo ore di grande apprensione per la sorte delle popolazioni colpite dal sisma che lunedì 6 febbraio ha devastato Turchia e Siria e ha causato migliaia di morti, feriti e sfollati. In molti si sono attivati per pattare il primo soccorso e di molto altro ci sarà ancora bisogno. La situazione, infatti, è in continua evoluzione. Per quanto riguarda la Siria, inoltre, il sisma ferisce un Paese già dilaniato dalla guerra e dove oltre 1’80% della popolazione vive in povertà.
Come Diocesi ci sentiamo particolarmente vicini quei luoghi ai quali siamo legati anche per la cara memoria di Mons. Luigi Padovese e la sincera amicizia con Mons. Paolo Bizzeti.
Papa Francesco nell’udienza generale di ieri, incoraggiando tutti ad essere solidali con le popolazioni di Turchia e Siria, ha invitato a pregare .. perché questi fratelli e sorelle possano andare avanti davanti a questa tragedia; chiediamo alla Madonna che li protegga”.
Raccogliendo l’invito del Santo Padre domando alle comunità parrocchiali della Diocesi di inserire una speciale intenzione nella preghiera dei fedeli delle Ss. Messe di domenica 12 febbraio.
Ricordo che Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. La Conferenza Episcopale italiana in questo senso ha dato un primo contributo per questa emergenza. Il direttore di Caritas Italiana fa appello perché ci sia “un’attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema”.

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma-lban: IT24C0501803200000013331111
• Banca intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – lban: IT66W0306909606100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma- lban: IT91P0760103200000000347013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma- Ihan: IT 88U0200805206000011063119

Se i Parroci desiderano realizzare una colletta specifica durante le Ss. Messe possono inviare le offerte raccolte all’Economato della Curia che provvederà a trasmetterle alla Caritas.
Mentre Vi ringrazio per tutto quello che potrete fare, Vi chiedo di diffondere questo invito e di cuore Vi benedico.

+ Giuseppe Pellegrini, Vescovo

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Proposta di intenzione per la preghiera dei fedeli:
Signore, ti affìdiamo le vittime del terremoto in Turchia e Siria: accoglile nel tuo regno e manda il tuo Spirito a consolare quelle provate popolazioni. Guarda ai bambini che piangono, ai giovani sconvolti dalla calamità, agli anziani che vedono infranta la speranza: la nostra carità fraterna possa lenire la loro sofferenza.

Lettera-Vescovo-Terremoto-Turchia-9_02_23.pdf


Cosa fa Caritas? Per restare aggiornato, clicca qui

Si possono sostenere gli interventi di Caritas Italiana attraverso la Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone.
È possibile fare una donazione, specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023”, ai seguenti conti intestati a Fondazione Buon Samaritano Casa Madonna Pellegrina (braccio operativo della Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone):

BANCA CREDITO COOPERATIVO PORDENONESE
AG0, Via Beato Odorico, 27 – 33170 Pordenone
Iban: IT 79 F 08356 12500 000000047207

POSTE ITALIANE SPA
Sede Centrale di Pordenone, Via Santa Caterina 10 – 33170 PORDENONE
Iban: IT 78 L 07601 12500 001031934605

BOLLETTINO POSTALE sul c/c n. 001031934605

Le offerte alla Caritas Diocesana non sono fiscalmente deducibili, in quanto ente ecclesiastico.

 

Chi volesse dedurre/detrarre, può fare la propria offerta direttamente a Caritas Italiana (info su deducibilità e detraibilità), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:

  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U020 0805 2060 0001 1063 119

 


EMERGENZA TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA
CEI stanzia 500 mila euro come primo aiuto per la popolazione
dal comunicato stampa di Caritas Italiana del 6 febbraio 2023

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito stanotte alle 4:17 la zona al confine tra la Turchia e le Siria, con epicentro nel distretto Pazarcık di Kahramanmaraş. Dopo il terremoto si sono verificate finora 42 scosse di assestamento, tra cui una molto forte, di magnitudo 7,7. Sciame sismico che continua. Centinaia i morti accertati, migliaia le persone intrappolate sotto le macerie. Un bilancio ancora provvisorio che, secondo le Caritas locali, crescerà drammaticamente: in Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. In Siria il sisma ferisce un Paese già dilaniato dalla guerra e dove oltre l’80% della popolazione vive in povertà.

“La Cattedrale di Iskenderun è crollata, scuole ed episcopio non sono agibili, anche la chiesa della comunità siriaca e quella ortodossa sono andate totalmente distrutte. La situazione è in continuo divenire”, fa sapere il Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dell’Anatolia e Presidente della Caritas in Turchia. In Siria, il direttore della Caritas nazionale Riad Sargi, raggiunto al telefono, dichiara che “la situazione è drammatica. Colpite duramente anche le città di Aleppo, Lattakia, Hama e Tartous, almeno un centinaio di edifici crollati. Macerie che si sommano a quelle della guerra. Caritas Siria si è prontamente mobilitata per portare conforto e organizzare i primi soccorsi”. Da sottolineare come gli sfollati debbano fare i conti con il gelo particolarmente pungente in questa stagione.

Una situazione drammatica, aggravata dal freddo e dalla povertà
La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto. “A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

Lo stanziamento della Conferenza Episcopale Italiana aiuterà a far fronte alle prime necessità. Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore, don Marco Pagniello, fa appello a “un’attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema”.