Giornata del malato 2014

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La Chiesa ci invita a celebrare,
martedì 11 febbraio, memoria della Madonna di Lourdes, la XXII Giornata Mondiale del Malato.
Si ritiene di fare cosa utile nell’allegare il testo del Messaggio del santo padre Francesco e nel segnalare la seguente celebrazione eucaristica di Domenica 9 febbraio, ore 15, al Santuario della Madonna delle Grazie in Pordenone.
La celebrazione, presieduta dal vescovo mons. Giuseppe Pellegrini, è stata pensata come un momento ecclesiale, per sacerdoti, diaconi, suore e laici, impegnati al servizio di accompagnamento delle persone ammalate (ministri della comunione, operatori parrocchiali, volontari, membri di associazioni varie…). Come momento di meditazione e di incoraggiamento, a promuovere un’attenzione sempre più consolante e costruttiva, a favore degli ammalati (i concelebranti portino paramenti simisdoro).
Grazie all’apporto degli Amici di Lourdes (dame, barellieri e giovani) e dell’Oftal (Opera Federativa Trasporto Ammalati Lourdes), o di altri gruppi di volontariato, si auspica una lodevole presenza di persone ammalate o disabili in carrozzina, a sottolineare l’attenzione che Gesù aveva per queste persone.
Nell’impossibilità di raggiungere il numeroso e generoso gruppo dei ministri della comunione, si prega i parroci di estendere loro, questo invito e l’allegato messaggio.
Giornata Parrocchiale dell’Ammalato
Si auspica che martedì 11, o domenica 16 febbraio, o in altra giornata più opportuna, venga promossa nelle varie parrocchie le giornata dell’ammalato, per tener viva nei cuori dei battezzati e delle persone di buona volontà, l’attenzione verso le nostre sorelle e fratelli chiamati a portare la croce di Gesù in prima persona, nell’esperienza della malattia.
In questa occasione, o altra più adatta, alcune comunità celebrano anche l’Unzione degli infermi, a favore delle persone anziane, per sfatare l’uso di questo sacramento solo in punto di morte e per assaporare, assieme, la presenza consolante di Gesù, portatore di speranza e la forza di una comunità che prega per la guarigione dei propri ammalati e perché trovino il conforto della fede.
E’ diffusa la consuetudine – magari il primo venerdì del mese, di portare la comunione agli ammalati, da parte dei sacerdoti, diaconi, suore e ministri di comunione. In talune comunità ci sono pure altri gruppi di operatori pastorali che alternano a questo gradito momento, ulteriori occasioni di visita e di preghiera (portare un ramo d’ulivo benedetto, le candeline il 2 febbraio, le mele benedette…).
Esistono pure comunità nelle quali, nei tempi forti o in altre occasioni più opportune, viene celebrata la Messa in casa, offrendo così a familiari, parenti e vicini, l’opportunità di stringersi attorno all’ammalato, per vivere un’affettuosa e consolante esperienza umana e di fede.
Si suggerisce, durante questo nuovo anno pastorale, di coinvolgere le comunità, affinché rivolgano la propria attenzione verso le 25 Case di riposo – alcune con annessa RSA (Residenza sanitaria assistenziale), ai sacerdoti e diaconi in esse presenti, come pure ai gruppi di volontariato che le frequentano. Possano essere sempre di più al centro dell’attenzione, delle preghiere e di varie iniziative delle nostre comunità.
Si ringrazia infine Radio Voce nel Deserto per l’insostituibile servizio di accompagnamento offerto, giorno dopo giorno, a tante persone sole e ammalate.
 
Don Leo Collin