I Vescovi del Friuli Venezia Giulia scivono una lettera in occasione della visita del Santo Padre

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Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI: il servizio di Pietro alla Chiesa
 
Durante l’ultima cena Gesù si rivolge personalmente all’apostolo Pietro con queste parole: “Io ho pregato per te che non venga meno la tua fede e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli” (Le 22,32).
La fede di Pietro e dei suoi Successori è custodita da una particolare preghiera di Gesù perché quella loro fede sia il riferimento sicuro per tutti i credenti che formano la Chiesa. Questo ministero o servizio, proprio di Pietro e dei Vescovi di Roma suoi successori, assicura l’unità della Chiesa, messa spesso alla prova dalle vicende della storia umana. Gesù tiene unito a sé il suo Vicario sulla terra perché egli, a sua volta, tenga uniti tutti i fratelli battezzati fondandoli sulla Roccia sicura che è Cristo e il suo Vangelo.
Abbiamo la grazia di vivere in un tempo della Chiesa nel quale appare in modo luminoso la verità delle parole che Gesù rivolse a Pietro. Ce ne sono testimoni i due ultimi Successori di Pietro: il Beato Giovanni Paolo Il e Benedetto XVI.
Uniti tra loro da una grande fede e da stima e amicizia reciproca, si sono trasmessi l’uno all’altro il ministero – ricevuto dai predecessori – di confermare nella fede i loro fratelli. Hanno svolto e stanno svolgendo questo servizio alla
Chiesa con una santità, una fedeltà e un coraggio che, in questi giorni, è sotto gli occhi di tutti.
Conserviamo viva nella memoria l’esortazione, quasi gridata, di Giovanni Paolo Il nella sua prima omelia: “Non abbiate paura. Spalancate le porte a Cristo. Ad essa fece seguire il gesto di alzare il crocifisso del bastone pastorale per indicare che suo unico ministero sarebbe stato quello di attirare sguardi e cuori solo verso Gesù crocifisso e risorto, unica Speranza degli uomini.
Con carità eroica portò avanti con le parole e la vita questo compito: il compito del Successore di Pietro.
Mentre la Chiesa riconosce la santità di questo suo Pastore, accogliamo nelle nostre terre Benedetto XVI che la Provvidenza ha chiamato a raccogliere il testimone di Giovanni Paolo Il. Egli quotidianamente conferma nella fede noi, suoi fratelli, con tale forza e coerenza evangelica che gli possono venire solo dalla preghiera di Gesù in quale continua a custodire il suo Vicario nella Chiesa.
Con umiltà dobbiamo confessare che anche nelle regioni del NordEst dell’Italia i cristiani hanno bisogno di essere confermati nella fedeltà a Gesù, al suo Vangelo e alla grande Tradizione cristiana che ha generato la nostra civiltà.
Seguiamo da vicino il passaggio del Santo Padre da Aquileia a Venezia perché porterà con sé la grazia, ricevuta da Gesù,
di ravvivare la fede di ognuno di noi e della nostra Chiesa di Udine.
 
+ Giuseppe Pellegrini
+ Andrea Bruno Mazzocato
+ Giampaolo Crepaldi
+ Dino De Antoni