Villaregia continua la sua missione

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Pordenone, 26 giugno 2012
 
Cari Fratelli e Sorelle
come ciascuno di Voi anch’io sono stato raggiunto e toccato dalla notizia della dolorosa vicenda che sta vivendo la Comunità Missionaria di Villaregia, da parecchi anni presente in questa nostra Diocesi di Concordia-Pordenone, per l’allontanamento definitivo dei due fondatori dalla Comunità a causa della loro riscontrata non idoneità, per comportamenti immorali.
 
Provo rammarico e dolore per quello che è successo, per il turbamento che molti hanno provato, per chi ha mancato e per chi si trova a convivere con una ferita che stenta a guarire.
 
Nell’accogliere le decisioni prese nei confronti dei fondatori e le direttive impartite all’Associazione, rinnovo la mia piena fiducia nei confronti dell’agire della Santa Sede: anche in circostanze come queste – che nessuno vorrebbe mai trovarsi a vivere – riconosco che la Chiesa resta nostra madre e maestra.
 
E proprio quale madre che non misconosce i suoi figli, la Santa Sede nell’atto medesimo con cui intende ristabilire la giustizia e il bene, ribadisce anche la bontà del carisma e dell’operato dell’Associazione: “Nonostante quanto sopra esposto, mi preme specificarLe che a nostro giudizio, la Comunità Missionaria di Villaregia tiene in sé un carisma apprezzabile per la nuova evangelizzazione, e sono numerose le persone che hanno trovato in essa un cammino di santità e vi si impegnano nella missione ad gentes nel mondo intero”. Così il Card. Rylko nella lettera inviatami.
 
Coltivo la sicura speranza che, dal travaglio e dalla purificazione di questo momento storico ogni desiderio di bene racchiuso nel carisma che la Comunità custodisce, troverà nuova forza per venire alla luce nell’operato appassionato, umile e fedele dei Missionari, delle Missionarie, dei loro amici e simpatizzanti. Auspico che tutto ciò diventi anche opportunità, perché la Comunità Missionaria  si  apra sempre di più nel suo ministero a servizio della Chiesa universale e rinvigorisca i rapporti di collaborazione con le singole Chiese particolari in cui è presente.
 
A Voi tutti, fratelli della Chiesa che è in Concordia-Pordenone, chiedo di vivere il rapporto con questi fatti, nella discrezione e nel rispetto, nella fede e nella preghiera, nella carità e nella solidarietà fraterna, come accade in una vera famiglia, qual è la famiglia di Cristo.
 
+ Giuseppe Pellegrini, Vescovo