18 maggio 2020

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Ai Parroci e Amministratori parr.li della Diocesi di Concordia-Pordenone ____________________________   Carissimi, vi trasmetto il PROTOCOLLO CIRCA LA RIPRESA DELLE CELEBRAZIONI CON IL POPOLO e vi offro qui di seguito alcuni suggerimenti pratici, che ritengo possano essere utili. Non ripeto quanto già troverete nel testo, che vi chiedo di leggere attentamente e di osservare in tutte le sue parti. Mi sta a cuore, però, sottolineare immediatamente due punti che ritengo delicati. Il primo riguarda l’igienizzazione degli ambienti: abbiate cura che dopo ogni celebrazione con concorso di popolo si dia luogo alla pulizia e alla aereazione della chiesa. Il secondo riguarda i volontari che sarà necessario siano presenti alle celebrazioni festive e a tutte le altre celebrazioni con consistente concorso di popolo: ci sia in ogni parrocchia un gruppetto stabile di volontari. Infatti, per regolare l’ingresso e l’uscita dalle celebrazioni saranno necessari alcuni volontari per celebrazione: si tratta di coinvolgere per questo servizio d’ordine persone adulte che con responsabilità e maturità possano far rispettare quanto richiesto dal protocollo circa numeri, distanze, protezioni individuali di cui essere muniti per poter accedere. Ad ogni parrocchia saranno fatte pervenire delle pettorine da far indossare ai volontari come segno di riconoscimento del gruppo del servizio d’ordine. Credo che sia anche necessario individuare le chiese, nell’ambito del territorio parrocchiale, nelle quali sia possibile riprendere a celebrare, tenuto conto di quanto richiesto dal protocollo. Alle porte della chiesa andrà esposto un avviso, di cui vi allego il facsimile, che rechi il numero massimo di persone che possono essere presenti durante una celebrazione nell’aula e nel presbiterio e le altre indicazioni richieste dal protocollo. Per individuare questi numeri occorre tener presente che nel protocollo è stabilita la distanza tra una persona e l’altra di minimo 1 m. frontale e laterale. Calcolando m. 1,5 dall’asse della persona, si assicurano 3 mq. per persona all’interno dell’area considerata. Dividendo lo spazio dell’aula e del presbiterio per i 3 mq risulterà la capienza massima da segnare sull’avviso da esporre alla porta della chiesa. I numeri così ottenuti andranno poi individuati concretamente, posizionando dei segnaposto nell’aula e in presbiterio in base alle possibilità di posti a sedere (banchi, panche e sedie a disposizione in chiesa): ad es. in una chiesa con banchi di tre m. di lunghezza potrebbero prender posto due persone per banco, tendo conto del 1,5 m di distanza laterale e frontale. Per scelte applicative omogenee vi invito a confrontarvi con i Vicari foranei. Vi chiedo inoltre di essere particolarmente attenti nell’osservare i parametri indicati nel protocollo, dando così segno di responsabilità e buona collaborazione alla salute di tutti e per non incorrere in sanzioni.  Per quel che riguarda i posti si abbia cura di riservare un’area in vicinanza del presbiterio per permettere alle persone diversamente abili una serena partecipazione alla liturgia. Per voi stessi e per i volontari vi invito fin da ora a fare scorta di guanti monouso, mascherine, liquido igienizzante e anche materiali antisettici per le pulizie. A breve, conto di potervi fornire maggiori informazioni proprio su questi temi specifici. Carissimi, abbiamo tanto atteso questo momento per ritrovare le nostre comunità nella celebrazione dell’Eucaristia, fonte e culmine di tutta la vita cristiana (LG 11): auguro a tutta la Chiesa diocesana che, nutrita alla mensa del Signore, possa sperimentare la forza che scaturisce dalla grazia del sacramento e dal ritrovarsi come famiglia ecclesiale attorno all’altare del Signore. Di cuore Vi saluto e Vi benedico   Pordenone, 9 maggio 2020   + Giuseppe Pellegrini, Vescovo
________________________ Nota riservata: Per evitare episodi incresciosi in caso di controlli durante le celebrazioni da parte delle Forze dell’ordine, ricordo che per gli Accordi di Revisione del Concordato e secondo quanto previsto dal Codice Penale (art. 405) è vietata l’interruzione della preghiera. Se dovesse succedere, gentilmente si invitino i funzionari ad uscire e compiere il loro controllo all’esterno al termine della celebrazione.