Dal 21 al 27 gennaio i delegati dell’Assemblea Sinodale della Diocesi di Concordia-Pordenone celebreranno il momento conclusivo di un cammino iniziato ufficialmente nell’aprile 2021, ma pensato e preparato già mesi prima. In quella settimana si tratterà di tirare le fila di alcuni processi che si sono messi in moto in questi quasi tre anni di incontri. Sarà un momento conclusivo, ma non finale, perché, in realtà, il compito di dare consistenza alle intuizioni ricevute è ancora tutto da assolvere.
Domenica 21 gennaio, Domenica della Parola di Dio, nel pomeriggio ci si troverà a San Marco per una celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe alla presenza dei rappresentanti delle comunità cristiane presenti in Diocesi. Dalla Parola di Dio, spesso ricordata durante gli incontri sinodali come realtà da conoscere meglio, scaturiscono la passione per il vangelo e ogni azione missionaria atta a manifestare la bellezza di essere discepoli di Gesù Cristo.
Mercoledì 24 e giovedì 25, sempre in Duomo Concattedrale, vi sarà lo spazio per intervenire sul cammino compiuto, sul Quaderno ottavo, che raccoglie il lavoro di questi mesi, al fine di sottolineare priorità per la vita cristiana in Diocesi.
Venerdì 26 sera e sabato 27 mattina, invece, l’Assemblea esprimerà la sua valutazione su ciascuna delle 146 proposizioni, emerse dalle cinque assemblee di area (2022-2023) a partire dal documento che raccoglieva le istanze dell’anno di ascolto (2021-2022). Il risultato di questo incontrarsi verrà presentato al Vescovo perché sia lui, con l’autorità che gli è stata data dalla Chiesa come successore degli apostoli in comunione con gli altri vescovi e il Papa, a trarre, come buon scriba divenuto discepolo del Regno (Mt 13,52), cose nuove e cose antiche per indicare le possibili vie per vivere il vangelo di Gesù nel nostro tempo.
Nel pomeriggio di sabato 27 gennaio i delegati si troveranno per Unità Pastorali per offrire alcune priorità di azione.
L’Assemblea Sinodale Generale, dunque, è un momento importante, perché è la prima volta che tutti i delegati si trovano insieme, dopo la formazione vissuta nel maggio 2022; inoltre, a loro viene chiesto di assumersi la responsabilità della vita della Chiesa diocesana, perché, attraverso le scelte più urgenti e necessarie da compiere, corrisponda alle esigenze del vangelo; infine, è il segno più evidente di un processo iniziato che non vuole essere fine a se stesso, attivato per il gusto di un movimento senza una direzione: le scelte che si individueranno hanno contenuti ben precisi che possono irrobustire grandemente l’efficacia della vita cristiana. Come insegna la storia di santità della nostra Chiesa, l’attualità del vangelo donato all’umanità per la salvezza di ogni uomo sarà resa tangibile dalle decisioni compiute da ogni battezzato, consacrati e ministri compresi. Al di là delle pur legittime discussioni su ciò che è un processo, il cammino compiuto, che portiamo a maturazione in questa ultima tappa, è una realtà che ha messo in contatto persone e situazioni molto diverse, ha fatto capire che non solo i competenti hanno parole sapienti e che l’unico da ascoltare – sempre, senza se e senza ma – è lo Spirito santo protagonista indiscusso di tutta la vita di Gesù e della Chiesa.
Don Maurizio Girolami
Segretario Generale
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