Consulenza legale

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Sede Caritas, telefono 0434 546871
 
Presso la Caritas Diocesansa di Concordia-Pordenone è operativo un servizio di consulenza legale che dà informazioni a cittadini stranieri in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza. Si accede a questo servizio tramite il Centro d’Ascolto che, verificata la necessità della persona, indirizza la stessa a prendere appuntamento con l’operatore che risponde ai quesiti legali del pubblico.
L’attività informativa è volta offrire un quadro generale sulle modalità di ingresso e soggiorno in Italia, e sui diritti e doveri a ciò connessi, sugli uffici e i servizi presenti nel territorio, sulle prestazioni da questi erogate e sulle modalità di erogazione. Tale attività viene svolta attraverso colloqui ed eventuale distribuzione di materiale informativo.
L’attività di consulenza legale interviene ogni qualvolta si debba far fronte a questioni di natura giuridico-amministrativa particolarmente complesse in materia di diritti ed interessi legittimi lesi ed ove il ripristino della legalità richieda competenze e conoscenze giuridiche specifiche. L’assistenza legale fornita consente di dare soluzioni a problematiche e controversie per cui non si renda indispensabile una rappresentanza legale in sede giudiziaria. Lo scopo è quello di offrire un servizio in cui l’utente possa disporre di informazioni necessarie e sufficienti ad avviare un percorso di ripristino dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi precedentemente lesi, acquisendo piena consapevolezza dei doveri e delle responsabilità che il vivere sociale e l’ordinamento giuridico richiedono. Le azioni avviate prevedono l’utilizzo di strumenti alternativi come l’autotutela amministrativa, la mediazione sociale, il mero dialogo con le istituzioni etc.; mentre quelli tipici della giustizia ordinaria sono adottati solo come extrema ratio. Così facendo si va a deflazionare il ricorso alla giustizia ordinaria e si ottiene una riduzione sia della spesa pubblica che degli oneri a carico dei singoli, i quali hanno dimostrato di meglio apprezzare l’adozione di nuove forme di intervento non solo perché meno dispendiose, sia in termini temporali che in termini economici, ma soprattutto perché in grado di garantire un maggior livello di soddisfazione dei bisogni e degli interessi reciproci.
I casi pratici affrontati hanno risolto problematiche contingenti di uno o più persone coinvolte, e sono divenuti soprattutto un’occasione per sanare alcune lacune o distorsioni riscontrate quotidianamente nell’applicazione del diritto o nell’osservanza di prassi amministrative.