Giornata del malato 2015

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Lettera del Vescovo monsignor Giuseppe Pellegrini alle Comunità,
nella XXIII^ giornata Mondiale dell’ammalato, dell’11 febbraio 2015.
 
La “giornata Mondiale del Malato”, la GMM, viene celebrata in concomitanza col ricordo della prima, di una serie di apparizioni mariane, avvenute a Bernardette Soubirou, a partire dall’11 febbraio 1854. La Chiesa lo sta facendo da 23 anni, su iniziativa di papa san Giovanni Paolo II°. Il tema proposto per l’11 febbraio 2015 è: “Sapienza cordis. ‘Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo’ (Gb 29.15)”, come ricorda papa Francesco, nel messaggio inviato a tutte le persone di buona volontà.
Nella celebrazione della “giornata”, che auspico venga promossa in tutte le comunità, l’11 febbraio, o in altra data più opportuna, avremo l’occasione di sottolineare alcuni valori e convinzioni. Innanzitutto ringraziare gli ammalati e le persone sofferenti. Con la loro presenza ci aiutano a percepire Gesù, “Servo sofferente”, presente in mezzo alle nostre comunità. Sono infatti proprio loro, le sorelle e i fratelli segnati dalla sofferenza, ad aiutarci a cogliere il volto di Gesù, “vittima sacrificale”, immolato per la nostra salvezza. Ecco perchè li volgiamo porre al centro della vita delle nostre comunità. Ecco perchè alcuni ministri straordinari della comunione e diaconi, al termine della Messa domenicale, partono dalla chiesa, per portare Gesù eucaristia come viatico, presso le case delle persone ammalate, reputate così delle piccole “Chiese domestiche”.
Nel contempo vorremmo ringraziare gli operatori pastorali che, a nome di tutta la Chiesa locale, offrono un servizio, attraverso il “ministero della consolazione”, presso gli Ospedali, le Case di Riposo, o in ogni altro ambiente, ove ci sono fratelli e sorelle, segnati dalla sofferenza e dalla malattia. Lo scorso anno li abbiamo chiamati “Buoni Samaritani” e abbiamo auspicato che in ogni parrocchia sorga un gruppo di persone, uomini e donne, giovani e adulti, che aiutano tutta la comunità ad essere impegnata nel promuovere scelte e iniziative varie, da collocare nel grande capitolo del “ministero della consolazione” e della “pastorale della salute”, come stanno facendo anche i volontari dell’Oftal, accompagnando le persone nei luoghi di spiritualità e di speranza. Rinnovo anche quest’anno tale invito.
Esprimo inoltre riconoscenza verso tutti i “Buoni Samaritani” che da tempo si impegnano ad offrire presenza e sollievo ai fratelli. Compresi i numerosi “Volontari” i quali, ricchi della “Sapienza del cuore”, operano nelle varie Associazioni che promuovono la logica del dono e della solidarietà, verso le persone segnate dalla sofferenza, dalla malattia e dalla fragilità psicologica. Possano tutti comprendere il valore dell’accompagnamento, testimoniandolo e diffondendolo – anche solo attraverso il silenzio – nella nostra società, a volte segnata dalla grave malattia dell’egoismo e della solitudine, “morbo” che impoverisce fortemente le nostre comunità.
Faccio infine mio il commiato, presente nel messaggio di papa Francesco. “Affido questa giornata mondiale del malato alla protezione materna di Maria, che ha accolto nel grembo e generato la Sapienza incarnata, Gesù Cristo, nostro Signore, affinché interceda per tutti i malati e per quanti se ne prendono cura. Così, nel servizio al prossimo sofferente e attraverso la stessa esperienza del dolore, possiamo accogliere e far crescere in noi la vera sapienza del cuore”.
+ Giuseppe Pellegrini Vescovo