CAUSA DI BEATIFICAZIONE E CANONIZZAZIONE DEL SERVO DI DIO E FONDATORE DELLA C.D.D., CARDINALE CELSO BENIGNO LUIGI COSTANTINI

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Prot. N. 313/17

Il 17 ottobre 1958 moriva a Roma il Servo di Dio Celso Benigno Luigi Costantini.

Egli fu sacerdote di questa Diocesi: resse le Parrocchie di Roraigrande e di Concordia. Si fece promotore del rinnovamento dell’arte sacra in Italia. Alla fine della prima guerra mondiale, divenuto Vicario Generale di questa Diocesi, si dedicò a riorganizzare la pastorale, ricostruire le chiese distrutte e ad accogliere più di 350 dei cosiddetti “figli della guerra”.
Amministratore Apostolico di Fiume (oggi in Croazia) e consacrato Vescovo nel 1921, si adoperò in pericolose circostanze per la salvezza della martoriata città. Nominato Delegato Apostolico in Cina, vi presiedette il primo Concilio Cinese nel 1924, si impegnò convintamente per la formazione del clero autoctono e preparò la consacrazione dei primi Vescovi cinesi; fondò nel 1927 la Congregatio Discipulorum Domini, primo istituto religioso maschile cinese; inaugurò l’Azione Cattolica cinese e l’Università Cattolica Fu Jen a Pechino.Da Segretario della Sacra Congregazione de Propaganda Fide si attivò per la costituzione delle gerarchie indigene e l’inculturazione cristiana. Durante la seconda guerra mondiale aiutò molte persone in pericolo di vita. Divenuto Cardinale e Cancelliere di Santa Romana Chiesa, si impegnò per la pace nel mondo e per il rinnovamento della Chiesa, proponendo allo scopo la convocazione di un concilio ecumenico.
Considerata la sua figura spirituale e la crescente devozione verso di lui, questa Diocesi, ottenuti il trasferimento di competenza dal Vicariato di Roma e l’autorizzazione della Congregazione delle Cause dei Santi, si è costituita Attore per avviare l’istruttoria diocesana della sua Causa di Beatificazione e di Canonizzazione, dopo avere ricevuto allo scopo il nulla osta dalla Santa Sede e il parere favorevole della Conferenza Episcopale Triveneta.
Con il presente EDITTO invito tutti e singoli i fedeli a far pervenire alla Cancelleria Vescovile ogni notizia in loro possesso (anche manoscritti, diari, lettere ed ogni altra scrittura in fotocopia) da cui si possano arguire elementi favorevoli o contrari alla sua fama di santità.
Stabilisco che il presente atto rimanga affisso per almeno 30 giorni dalla data odierna alle porte della Cattedrale e della Concattedrale e delle chiese parrocchiali legate alla Sua figura e che venga pubblicato nel settimanale diocesano Il Popolo. Invito ad esporre lo stesso EDITTO nelle rimanenti chiese parrocchiali.

 

Dato a Concordia Sagittaria, nella Cattedrale di Santo Stefano Protomartire, il 3 agosto 2017.

 

Editto