Omelia Veglia Giornata diocesana della Gioventù 2019

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Omelia Veglia Giornata diocesana della Gioventù 2019

Santuario Madonna del Monte, Marsure 13 aprile 2019

  

Giocare la vita con passione

 

Carissimi giovani, questa sera, che per voi è l’oggi di Dio, come ha detto papa Francesco ai giovani raccolti per la GMG di Panama, ci troviamo per vivere la Veglia diocesana all’interno della Giornata Mondiale della Gioventù che ogni diocesi del mondo celebra nella domenica delle Palme, a poca distanza dall’incontro internazionale a Panama con papa Francesco. Incontro che il papa ha iniziato così: “Che bello ritrovarci, e farlo in questa terra che ci accoglie con tanto colore e tanto calore! … La giornata è ancora una volta una festa di gioia e di speranza per la Chiesa intera e per il mondo, una grande testimonianza di fede”. Desidero anch’io, carissimi, che questo momento sia per tutti una festa che porti gioia nel vostro cuore.

Siamo invitati, ancora una volta, a guardare a Maria. Lo abbiamo fatto in questi due anni, soffermandoci sull’incontro stupendo con il Signore, all’inizio della sua giovinezza, come ci viene raccontato dall’evangelista Luca nell’Annunciazione: “Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua Parola” (Luca 1,38). Maria ha detto il suo SI perché ha avuto il coraggio di abbracciare la vita fino in fondo, con la gioia e la passione, pur non comprendendo fino in fondo cosa potesse significare quell’annuncio, fidandosi di Dio e della sua Parola. Ecco perché ho scelto come slogan di questa giornata Giocare la vita con passione, rifacendomi ad un linguaggio che spesso papa Francesco usa quando si incontra con i giovani che li invita ad essere appassionati e non appassiti!

Carissimi, ci sono molti modi per affrontare la vita. Si può stare alla finestra e guardare, passivi, senza coinvolgimento, senza partecipare alle vicende della persone e della storia, aspettando che qualcuno, prima o poi, faccia qualcosa. Voi giovani avete, invece, bisogno di passione per dare un senso pieno alla vita; dovete essere irrequieti e non sdraiarvi su un divano (come ci ha ricordato papa Francesco nella veglia di Cracovia del 2016), anestetizzati, lasciandovi vivere, ma abbracciando la vita che avete, con la gioia e anche con le fatiche e difficoltà del presente, condividendo con gli altri quello che provate, amando fino in fondo, perché solo quello che si ama – ricordava papa Francesco a Panama – può essere salvato, può essere trasformato e così dare senso alla vita.

Vivere con la passione nel cuore significa mettersi sempre in cammino, cercando qualcosa di più grande e di meglio nella vita. La vita non può essere vissuta come un peso. Capita talvolta, purtroppo, che qualche giovane, preso dalla disperazione e dal non senso del vivere, per avere un momento di euforia per dimenticare le fatiche e le difficoltà della vita o per non prendersi le proprie responsabilità, si anneghi in un bicchiere di alcool o si faccia una canna o si perda nel gioco d’azzardo o in giochi estremi, … fino ad arrivare a farla finita con la vita stessa. Diceva poco tempo fa papa Francesco a dei giovani studenti: “E’ brutto incontrare giovani appassiti. I giovani appassiti sono quelli che mettono la loro gioia nelle cose superficiali della vita e non vanno in profondità alla grandi domande. Appassionati: la vita si gioca con passione … Quando guardi una squadra di calcio, cosa fanno i giocatori? Giocano con passione perché vogliono vincere … Una vita senza passione è come la pasta in bianco senza sale. Vi piace? No! Allora andare avanti appassionati (discorso del 23 marzo 2019).

Carissimi giovani, nella vita è necessario essere pronti e rischiare: anzi, sta proprio qui la bellezza della vita. Non intendo rischiare la vita, rischiare di perderla, ma appassionarsi alla vita, alla propria vita e alla vita degli altri, senza compromessi e illusioni con se stessi. Una passione di chi ha il coraggio di mettersi in gioco, di entrare in campo e di provarsi. Una passione di chi sa mettere tutta la propria energia, tutto se stesso e tutta la propria forza per ‘vincere’, per vincere nella vita e per realizzare i propri sogni e i propri progetti. Una passione che prima o poi porterà a scoprire che ciò che si desidera si potrà realizzare, perché vincere la partita della vita significa amare, fare della propria vita, come ha vissuto Gesù, un dono agli altri. Diceva il grande vescovo martire san Oscar Romero: “Il cristianesimo non è un insieme di verità da credere, di leggi da osservare o di proibizioni. Visto così il cristianesimo non è attraente – e io dico non ci appassiona -. Il cristianesimo è una persona che mi ha amato tanto, che desidera e chiede il mio amore. Il cristianesimo è Cristo” (Omelia del 6 novembre 1977). E ai giovani a Panama, papa Francesco affermava: “Chiudiamo gli occhi, tutti, e pensiamo a Maria. Non era stupida, sapeva quello che sentiva il suo cuore, sapeva che cos’era l’amore, e ha risposto: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». In questo breve momento di silenzio, in cui Gesù dice a ognuno – a te, a te, a te –: “Te la senti? Vuoi?”. Pensa a Maria e rispondi: “Voglio servire il Signore. Avvenga per me secondo la tua parola”. Maria ha saputo dire “sì”. Ha avuto il coraggio di dare vita al sogno di Dio. E questo è quello che oggi ci chiede: Vuoi dare carne con le tue mani, i tuoi piedi, il tuo sguardo, il tuo cuore al sogno di Dio? Vuoi che sia l’amore del Padre ad aprirti nuovi orizzonti e a portarti per sentieri mai immaginati e pensati, sognati o attesi, che rallegrino e facciano cantare e danzare il cuore?” (Discorso apertura GMG 24 gennaio 2019).

Carissimi, vi faccio anch’io stasera alcune domande: Volete realizzare il sogno che vi portate dentro? Il sogno che è anche il sogno di Dio, il progetto che Dio ha su di voi? Te la senti di realizzare in pienezza, come ha fatto Maria, la tua vita? Ricordate che la cosa più bella che avete nell’essere giovani, è proprio quella di porvi delle domande e di interrogarvi sul senso della vita. Non stancatevi mai e, soprattutto, non scegliete cose preconfezionate da altri, pacchetti da prendere a ‘scatola chiusa’. Nell’esortazione apostolica Cristus Vivit, che vi invito a leggere, papa Francesco ci ricorda che Maria è il grande modella per la Chiesa che vuole essere e rimanere sempre giovane. Impressiona sempre la forza del SI di Maria, la forza di quell’avvenga per me! E’ stato il sì di chi ha voluto coinvolgersi e rischiare, di chi anche oggi, vuole scommettere tutto, senza garanzia, solo con la speranza e la certezza che Gesù è la luce che illumina il cammino. (cfr. 43-48).

Concludo con le parole di papa Francesco alla conclusione della Veglia di Panama: “Giovani, non abbiate paura di dire a Gesù che anche voi desiderate partecipare alla sua storia d’amore nel mondo, che siete fatti per un di più”. Buon cammino e buona Settimana Santa.

+ Giuseppe Pellegrini vescovo

Marsure
13/04/2019
33081 Aviano Marsure, Friuli Venezia Giulia Italia