Omelia festa della Madonna della Salute
S.Michele al Tagliamento, 21 novembre 2019
La festa della Presentazione della Beata Vergine Maria, risale ad un antichissima tradizione, affidata al Protovangelo di Giacomo, un testo apocrifo, che nel capitolo sesto sulla natività di Maria, afferma che all’età di tre anni, Maria viene presentata ai sacerdoti del Tempio dai suoi genitori, Anna e Gioacchino, per consacrarla a Dio, come ringraziamento del dono fatto nella vecchiaia di una figlia. La data della festività, il 21 novembre, deriva dallo stesso giorno di consacrazione della Basilica di Santa Maria Nova nella città di Gerusalemme, che era stata costruita da Giustiniano I per il vescovo Elia. La Parola ascoltata ci ha ricordato che Dio è fedele: fedele a se stesso e alla sua parola, come proclama la pagina del profeta Zaccaria, il quale annuncia che Dio torna a risollevare le sorti del suo popolo, invitandolo così a gioire. Fedele è uno dei titoli più alti – ma anche il più comune – che si possa dare a un credente. Il linguaggio ecclesiale, infatti, ci definisce semplicemente ‘fedeli’. Esso è perciò il titolo più alto e il più ordinario, perché significa l’essere affidabile di una persona che mantiene gli impegni presi e la parola data.
La Presentazione al Tempio della piccola Maria, vuole far risaltare l’aspetto della sua grandezza, e cioè il suo essere sempre rimasta se stessa, coerente con la propria scelta di vita, affidata a Dio e totalmente consacrata a Lui, e perciò fedele: fedele a Dio e fedele a se stessa. A Maria si applica ciò che Gesù disse dei discepoli che rimangono fedeli a lui: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli” (Matteo 12,48). Sembra che Gesù prenda le distanze dalla famiglia e dai parenti, ma in realtà dichiara che sua madre, Maria, è veramente la prima discepola in assoluto, poiché lei per prima è una donna, anzi la donna, che “fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (12,50). Maria, dunque, è la credente per eccellenza, colei che non è mai venuta meno alla piena fedeltà a Dio e a se stessa, in tutta la sua vita, con tutta la sua persona.
Maria, avendo trovato grazia agli occhi di Dio, (cfr. Luca1,30) è diventata Madre e potente Aiuto dei cristiani. “Anche nella sua opera apostolica la Chiesa giustamente guarda a Colei che generò Cristo, concepito dallo Spirito Santo e nato dalla Vergine, per nascere e crescere anche nel cuore dei fedeli per mezzo della Chiesa” (LG 65). Ogni cristiano, come Maria, trova grazia presso Dio nello Spirito Santo, per la mediazione di Cristo, per divenire Arca dell’alleanza nuova, Tempio del Signore in forza della consacrazione dello Spirito nel Battesimo e nell’Eucaristia.
Oggi, riuniti nella Celebrazione Eucaristica, ricordiamo e veneriamo Maria con il titolo di Madonna della Salute. Pensiamo a quando Maria ha vissuto giorni difficili: quando ha capito quanto era difficile in certi momenti seguire il suo figlio Gesù”, in particolare sotto la croce e alla sera del venerdì santo, quando tutto sembrava finito dopo la morte di Gesù… Dove erano tutte le promesse del Signore, ora che suo Figlio era stato ucciso sulla croce? Ci sono giorni anche per noi in cui la vecchiaia, la malattia, i problemi della vita ci strozzano in gola il canto della vita, il gusto del vivere. Ci sono giorni bui per noi e anche per chi ci sta accanto, non capendo quanto è doloroso portare avanti il fardello dei giorni. Eppure Maria anche in quel venerdì santo ha avuto fede. Ha avuto il coraggio di fidarsi di Dio. E la sua fede è stata confermata dalla risurrezione di suo Figlio.
Carissimi, anche noi oggi siamo qui, portando dentro di noi dolori, fatiche e preoccupazioni. Lasciamo sgorgare dal nostro cuore il Magnificat di Maria in qualunque situazione ci troviamo. Gesù ha consegnato sulla croce Maria a Giovanni, perché fosse accolta nella sua casa. Oggi Gesù consegna ciascuno di noi alla comunità dei cristiani, alla Chiesa. Chiediamo al Signore che in questa festa della Madonna della Salute possiamo diventare “casa” per chi ancora oggi grida e soffre i suoi venerdì santo. Chiediamo a Dio che l’amore per Maria non si limiti a una devozione che passa, ma diventi capacità di amare la Chiesa, soprattutto le sue membra più doloranti e sofferenti. Cari fratelli e sorelle di questa comunità parrocchiale, chiediamo a Maria, Madonna della Salute, la grazia delle grazie, vale a dire che ci doni Gesù. Molte persone chiedono alla Madonna soltanto favori terreni. Chiediamoli sì, purché non ostacolino il nostro progresso spirituale e la nostra salvezza eterna. Ma, soprattutto, chiediamo le grandi grazie che ci fanno crescere nella conoscenza e nell’amore a Gesù. Lei ci ha portato Gesù, e noi andremo da Lui accompagnati da Maria che cammina con noi e ci tiene per mano.
O Madonna della Salute, fa’ che possiamo diventare sempre più “casa accogliente” per chi è ferito dalla vita, per chi ogni giorno ci chiede anche solo un sorriso, un abbraccio, un po’ di attenzione. Madonna della Salute prega per noi e per le nostre comunità.
+ Giuseppe Pellegrini vescovo