Omelia nella Veglia di preghiera per la festa del lavoro – Venchiaredo, Pordenone 6 maggio 2017

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Omelia nella Veglia di preghiera per la festa del lavoro

Venchiaredo, Pordenone 6 maggio 2017

 

Nel messaggio dei vescovi per la Festa del lavoro 2017, veniamo tutti invitati a “tornare a guardare con ottimismo al proprio futuro”, perché il crollo della speranza porta inevitabilmente ad estraniarci dalla vita sociale. Conosciamo anche noi tante persone che hanno perso il lavoro, che non sono capaci di trovarlo o che hanno l’azienda in crisi, con il conseguente stato di insoddisfazione generale che talvolta porta a chiudersi in se stessi, decretando il fallimento esistenziale e familiare, fino ad arrivare a gesti sconsiderati. L’invito che ci ha fatto il Signore nella pagina di Vangelo appena ascoltato, è di renderci conto delle esigenze e dei bisogni delle persone, perché solo in questo modo saremo in grado di dare un senso e di custodire la nostra vita.  La scena del Giudizio Universale (cfr. Matteo 25,31-40) ci spinge ad aprire il nostro cuore a quanti vivono nelle periferie esistenziali del mondo e della storia. Il nostro amore verso Dio, per essere vero e sincero, deve trovare la sua piena realizzazione nell’amore verso i fratelli. Gesù ci dato la regola d’oro per vivere bene: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Matteo 7,12). È un amore attivo verso l’altro, un amore che si deve concretizzarsi in gesti, anche perché, ci dice Gesù, il giudizio universale avverrà proprio su questo unico criterio. Gesù guarderà non tanto a quale legislazione ci siamo riferiti né alla religione di appartenenza, ma se siamo stati capaci veramente di compiere un gesto d’amore per l’altro. Alla domanda un po’ giustificatoria di qualcuno: “Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato …” (v. 37), Gesù risponde prontamente, affermando che “tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avere fatto a me” (v. 30).

Noi oggi, in concomitanza della festa del lavoro, vogliamo porre l’attenzione sui nostri fratelli e sorelle più piccoli che stanno soffrendo a causa della crisi del lavoro, crisi che continua ancora e che ci fa ancora paura. Ci ricordano i vescovi che “tra le sfide che caratterizzano la nostra situazione, constatiamo un tasso di disoccupazione ancora troppo alto, attorno al 12% con punte vicine al 40% tra i giovani (al Sud siamo al 20%). 8 milioni di persone in Italia sono a rischio povertà e 4 milioni di italiani sono in condizioni di povertà assoluta”. Al di là dei numeri, sono le persone e le famiglie che come comunità cristiana ci interessano. Ecco perché sentiamo vere le parole di Gesù che ci dice che ogni cosa che facciamo di bene a uno che è nel bisogno e nella necessità, l’abbiamo fatta a Lui.

Siamo invitati tutti noi presenti, che saluto con affetto, la comunità cristiana con i parroci, alcuni fedeli e la commissione diocesana di pastorale sociale e del lavoro, la società civile con le autorità e sindaci, sindacati, imprenditori e operai, ad una conversione spirituale, a cambiare il modo di pensare alla società, ad accogliere con più disponibilità i valori che sono ancora necessari, quali la giustizia, la solidarietà e la pace e a dare un significato più spirituale al lavoro, che è partecipazione all’opera creatrice di Dio. Spesso oggi, il lavoro è sfruttamento della persona e non sua piena valorizzazione, perché è visto solo nell’ottica del denaro, del profitto e dell’interesse di pochi. Il lavoro non può essere solo finanza! Il lavoro deve essere associato al senso della vita: questa è la sua vera dignità.

Celebrando questa giornata nell’azienda Venchiaredo, che ringrazio per l’accoglienza, azienda che è strettamente collegata alla Cooperativa produttori latte Venchiaredo, vogliamo sentirci uniti e vicini a coloro che lavorano la terra e particolarmente ai produttori di latte, settore quanto mai in crisi da parecchio tempo.  Sappiamo tutti come il prezzo del latte è pesantemente inferiore al costo di produzione per gli allevatori.  Se continuerà così, sarà la scomparsa di tanti altri piccoli produttori. Ecco perché è necessario ritornare a produrre avendo sempre a cuore non solo il profitto, ma il bene della persona, che porta ad “una prosperità – ci ha ricordato Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium nei suoi molteplici aspetti… lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale” (n. 192). Anche il codice etico di questa azienda è fondato sui principi di trasparenza, equità, correttezza, coerenza, eccellenza e cooperazione. Valori della sana tradizione del patrimonio culturale e religioso delle nostre terre.  Saranno proprio questi valori e il modello di ‘filiera’ che aiuteranno tante altre aziende a superare la crisi.

La preghiera è stata accompagnata da alcuni segni carichi di significato, che vogliono esprimere il nostro impegno per contribuire fattivamente a costruire u futuro migliore, carico di speranza. La lanterna è simbolo di Cristo, luce del mondo, capace anche oggi di illuminare il nostro cammino. La parola, nei segni della Bibbia e del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, dove possiamo trovare i chiari punti di riferimento per discernere l’oggi della storia. La terra da amare e custodire, non da sfruttare e da inquinare. Terra che se custodita e preservata, ci offrirà sempre un giusto nutrimento.

Carissimi tutti, preghiamo e invochiamo il nostro patrono, san Giuseppe, per costruire una economia ‘solidale’, a servizio dell’uomo e della donna di oggi, partendo dall’ascolto dei reali problemi e situazioni delle persone, in particolare di quelle che vivono il dramma della disoccupazione; dall’ascolto di tante famiglie, di tanti giovani e di tante donne. In questo modo potremmo anche scoprire e valorizzare meglio le tante altre possibilità che ci sono, inventando anche nuove forme di occupazione. Buona festa a tutti.

                                                           + Giuseppe Pellegrini

                                                                       vescovo

 

Pordenone
06/05/2017
33170 Pordenone, Friuli Venezia Giulia Italia