Omelia s. Messa per l’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica – Pordenone, 5 febbraio 2017

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Omelia s. Messa per l’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica

Pordenone, 5 febbraio 2017

 

            “Voi siete il sale della terra … voi siete la luce del mondo” (Matteo 5,13-14). Sono le parole che Gesù ha rivolto ai discepoli e che oggi rivolge personalmente a ciascuno di voi, riuniti in Assemblea diocesana dell’Azione Cattolica. Il sale conserva gli alimenti, preserva dalla corruzione e dà sapore al cibo. Senza il sapore del Vangelo il mondo rischia anche oggi la disgregazione, perdendo i valori fondamentali del vivere insieme. Un compito importante oggi è di portare nella nostra società il gusto della vita, la gioia e la bellezza dell’esistenza umana, il sapore del creato e dell’incontro con gli altri.  Anche noi oggi, come Gesù, siamo chiamati ad essere luce che illumina e rischiara il cammino. La luce, poi, riscalda e rende possibile la vita. Siamo così tutti invitati a comportarci come figli della luce, a comminare nella luce, evitando tutte le situazioni di buio, di oscurità e di morte, andando incontro al Signore e aiutando i fratelli in questo contesto di disorientamento, di una vita senza significato e senza senso.

Gesù ci ha detto siete sale e non sarete sale e luce! Gesù usa il verbo all’indicativo, per ricordarci che all’origine c’è Dio e non il nostro impegno e la nostra buona volontà. Spesso siamo abituati a considerare i doni di Dio come una ricompensa per quello che abbiamo fatto. Invece, prima c’è il dono di Dio, poi il nostro impegno per accoglierlo, custodirlo e farlo fruttificare. Dio mi fa il suo dono per primo, gratuitamente, insegnandomi poi a fare altrettanto. In questo modo siamo invitati a dare anche noi il massimo, a donarci agli altri come ha fatto Lui. Tutto questo porta in noi la gioia, la serenità e la generosità. Vivere così non è facile. Viene spontanea allora una domanda: ma come essere oggi, in questo nostro tempo, sale e luce per il mondo? Cosa fare concretamente per portare all’umanità il Vangelo di Gesù?

E’ la domanda che anche tutta l’Associazione si sta ponendo in quest’anno assembleare, iniziato con il cammino di preparazione che vede le associazioni parrocchiali e diocesane e anche quella nazionale a verificare il triennio trascorso e a progettare il nuovo percorso. Un cammino che avrà il suo culmine nell’Assemblea Nazionale e nell’incontro con il Santo Padre e che sfocerà il prossimo anno nella celebrazione dei 150 anni di fondazione dell’Azione Cattolica Italiana. State vivendo, carissimi, un momento bello, importante e nello stesso tempo delicato e complesso. Non è, infatti, sola la celebrazione di un passato glorioso, che qualcuno ancora rimpiange perché i nostri tempi sono diversi e forse peggiori, ma è il desiderio di vivere una Azione Cattolica capace anche oggi di costruire un futuro partendo dal tempo che siete chiamati ad abitare oggi. Non dovete costruire una associazione ideale, fuori dalla storia, ma un’AC che sa prendersi cura delle persone, dai bambini agli adulti, accompagnandoli nel cammino di crescita nella vita e nella fede, con il desiderio profondo della santità!

I tempi sono cambiati, sia nella Chiesa che nel mondo. Il contesto sociale ed ecclesiale è ben diverso dagli inizi dell’Associazione. Papa Francesco, nell’Evangelii Gaudium invita tutta la Chiesa e anche voi a leggere la storia con lo sguardo della speranza, capaci così di cogliere i segni della presenza viva e della provvidenza dell’amore di Dio che è misericordia. Abbiamo dinanzi un campo vastissimo di apostolato. A noi la capacità di cogliere le sfide del tempo presente, restituendovi amore e dignità. Ecco la risposta alla domanda che ci siamo posti: come essere sale e luce ai nostri giorni? La Parola di Dio, come fa sempre, ci indica il cammino da percorrere. L’apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani di Corinto, ricorda che è fondamentale essere uniti a Cristo. “Io ritenni di non saper altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso” (1 Corinzi 2,2). Non dimentichiamo mai che la ragione ultima del nostro essere Chiesa e del vostro essere Azione Cattolica è Gesù Cristo, l’incontro con Lui, perché Lui è il centro della nostra vita e del nostro apostolato, la fonte che ci dà la forza per essere testimoni della sua presenza e del suo amore nel mondo. Anche il profeta Isaia, nella prima lettura, ci ha suggerito la strada per essere sale e luce del mondo, chiedendoci di dividere il pane con l’affamato, di introdurre nelle nostre case lo straniero, di non trascurare i nostri parenti e di togliere l’oppressione, consolando chi soffre (cfr. 58,7-10). E’ la strada della solidarietà e della condivisione, di una Chiesa e di una associazione che non si chiude in se stessa ma che si accorge dei bisogni e delle necessità degli altri, che si china sui loro problemi. Chi guarda solo a se stesso, non illuminerà mai nessuno; chi si ferma a guardarsi la punta dei piedi, non sia accorgerà mai del fratello che ha vicino e che grida aiuto.

Nell’introduzione del sussidio per il cammino assembleare, Fare nuove tutte le cose, radicati nel futuro, custodi dell’essenziale, si dice: “L’zione Cattolica Italiana desidera rispondere ancora oggi, nello spirito del Concilio, all’invito di andare incontro ad ogni uomo là dove egli vive con la ‘spinta missionaria’. E vogliamo farlo con uno stile, che è stato rilanciato da tutta la Chiesa italiana nel V Convegno ecclesiale di Firenze: lo stile della sinodalità, del camminare insieme ai nostri pastori e a tutto il Popolo di Dio”.

Questo, carissimi è il compito e lo stile che avete scelto per il cammino del prossimo triennio. Vi accompagno con il mio affetto e la mia preghiera, perché possiate essere parte viva del cammino che la nostra Chiesa di Concordia-Pordenone sta vivendo. Portate a tutti, in particolare alle famiglie e ai giovani la gioia dell’incontro con Cristo e la bellezza del servizio nella Chiesa per il bene di tutta l’umanità.

Buon cammino a tutti.

 

                                                            + Giuseppe Pellegrini

                                                                         vescovo

Pordenone
05/02/2017
33170 Pordenone, Friuli Venezia Giulia Italia