Omelia Solennità Immacolata e Istituzione ministeri Lettorato e Accolitato – Portogruaro, 8 dicembre 2017

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Omelia Solennità Immacolata e Istituzione ministeri Lettorato e Accolitato

Portogruaro, 8 dicembre 2017

 

Nella festa dell’Immacolata Concezione di Maria celebriamo, come ci ha ricordato San Paolo nella lettera agli Efesini, la scelta di Dio di volerci santi e immacolati nella carità (1,4). In Maria siamo invitati a contemplare ciò che Dio vuole per ciascuno di noi, in Cristo Gesù. In Maria vediamo quello che la gloria di Dio rende possibile alla creatura umana quando si lascia plasmare dal suo amore. Tutto è dono suo, ma questo non ci esonera dall’impegno personale. Maria è donna umile e povera, che sta davanti a Dio come creatura immacolata, senza macchia di peccato o di falsità, punto luminoso e di speranza, perché accettò di ascoltare le parole del Signore fin dall’inizio. Per questo Maria è la nuova Eva, colei che non ascoltò la voce del maligno, ma solo quella di Dio; ascoltò ancora prima di capire. Infatti, come ci dice l’evangelista Luca, la parola dell’angelo creò turbamento in Maria e suscitò alcune domande. “Non temere” (Luca 1,30) disse l’angelo Gabriele. Quante volte nelle pagine della Bibbia risuona questo invito. È l’invito a non soccombere sotto la paura! Anche oggi la paura sembra dominare i cuori e la vita. Paura del futuro, paura della debolezza, paura della sofferenza e anche paura degli altri. E così la paura ci fa chiudere in noi stessi e vivere solo per se stessi. Maria si fida del Signore, non si chiude in se e dice il suo sì, con la fiducia che il Signore non ci abbandona e non ci lascia soli, perché con Lui tutto è possibile. “Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola” (v. 38). Maria è ancora incerta, è ancora debole, ma si fida pienamente del Signore.

Non così è stato agli inizi dell’umanità e in tanti altri momenti. Anche là Dio è alla ricerca di persone che sappiano entrare in dialogo e in relazione con Lui, che sappiano accoglierlo nella loro vita. “Dove sei” (Genesi 3,9) chiese Dio ad Adamo. Dove sei, ci chiede Dio quando abbiamo paura di Lui e scappiamo da Lui. Perché ti nascondi al mio amore e alle mie parole? Perché ti vergogni della tua debolezza e della tua fragilità? In questa domanda si nasconde il mistero dell’amore di Dio che cerca l’uomo e la donna, di un Dio che non vuole che ci perdiamo. Ma in questa domanda si nasconde anche il mistero dell’uomo che vuole vivere senza Dio, come se Lui non esistesse, perché la presenza di Dio in noi provoca ad ascoltare, a non a vivere per noi stessi ma per gli altri! Il “sì” di Maria, il suo ‘eccomi’ interrompono queste paure e ci fa vedere come in Dio tutto è possibile. Se il cuore dell’uomo rimane aperto a Dio, se è disposto ad accogliere il suo amore, sarà ancora possibile sognare un mondo dove regna l’amore, la giustizia e la pace!

Sono davanti a noi alcuni giovani e meno giovani che si sono messi in ascolto della Parola del Signore, che hanno udito la sua voce e ora chiedono di mettersi al servizio della Chiesa e della comunità nel ministero di Lettori e Accoliti. I ministeri sono a una tappa importante del loro cammino di fede e anche di servizio alla Chiesa. Alcuni sono seminaristi e si stanno preparando al ministero presbiterale, altri invece sono uomini sposati che si stanno incamminando al diaconato permanente. Carissimi istituendi, il vostro cammino di fede e il cammino della comunità cristiana si fondano principalmente attorno alla Parola e all’Eucarestia, attorno alla presenza viva di Gesù che ogni giorno si dona all’umanità nella sua Parola e nel banchetto Eucaristico, memoriale della sua Pasqua.

Cari lettori, se la Parola di Dio non vi mette turbamento, come è successo a Maria, non suscita stupore e interrogativi, significa che non è stata ascoltata con il cuore. Non si può rimanere indifferenti davanti ad essa, non è possibile ascoltare senza sentirsi toccati nel profondo. Ricordatelo sempre che è dal turbamento che nasce l’invito a credere nella Parola e poi a mettersi al suo servizio, portandola agli altri.

E voi, accoliti, nel servire l’Eucarestia, culmine e fonte della vita cristiana, ricordatevi sempre che attorno all’altare del Signore, si costruisce e si forma la Chiesa, corpo di Cristo. Una chiesa da amare e da servire; una Chiesa che è segno vivente dell’amore del Padre per l’umanità. Fate in modo che la vostra vita sia degna del servizio alla mensa del Signore e della Chiesa. Vivete sempre più intensamente il sacrificio del Signore e onorate il corpo di Cristo presente nell’Eucarestia e nei poveri e sofferenti, servendoli come Gesù.

Una preghiera speciale per le vostre famiglie e per le comunità parrocchiali, per il seminario che vi ha preparati e che segue con passione tutto il vostro cammino. Preghiamo ancora per le vocazioni al ministero presbiterale e diaconale, perché molti accolgano, come Maria, il progetto di amore che Dio ha pensato per loro.

 

 

                                                                       + Giuseppe Pellegrini

                                                                                   vescovo

Portogruaro
08/12/2017
30026 Portogruaro, Veneto Italia