V Domenica di Pasqua

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Omelia V Domenica di Pasqua (teletrasmessa)

Duomo di Spilimbergo 10 maggio 2020

 

Carissimi, un cordiale saluto a tutti voi che partecipate alla celebrazione della quinta domenica di Pasqua attraverso la televisione. Fra non molto, avremo la gioia di poterci ritrovare insieme nelle nostre chiese per celebrare il giorno del Signore. Anche se il virus non è ancora stato sconfitto, con tutte le indicazioni che ci verranno offerte per contenere il contagio, vi invito a vivere la celebrazione dell’Eucarestia nelle vostre comunità parrocchiali, partecipando attivamente ed esprimendo così la gioia dell’incontro con il Signore che si chiama ad annunciarlo e portarlo a tutti.

Sentiamo appropriata e vicina alla situazione che stiamo vivendo, la parola che Gesù ha rivolto ai suoi discepoli, durante l’ultima cena: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me” (Giovanni 14,1). I discepoli non solo erano turbati, ma erano anche delusi, preoccuparti e tristi. Gesù stava per lasciarli, in una maniera incomprensibile per loro: sacrificare la propria vita. Come non smarrirsi, quando colui su cui sono state riposte tutte le speranze, sta per essere ucciso? Anche noi, in questi giorni, ci portiamo dentro tante preoccupazioni e il turbamento ci assale. Qualche spiraglio di luce emerge all’orizzonte, e pian piano, sembra che si possa tornare alla normalità. Ma la paura per il futuro incerto è ancora forte. Ce la faremo? Riusciremo a sconfiggere il virus e a superare la crisi sociale ed economica che dovremo affrontare nei prossimi tempi? Le nostre famiglie reggeranno? Ai discepoli e anche a noi, Gesù indica la via per raggiungere con certezza la meta: “Io vado a prepararvi un posto Io sono la via, la verità e la vita” (v.2.6).

Dopo essersi presentato, domenica scorsa, come la porta attraverso cui passare per arrivare al Padre, oggi Gesù ci dice che è anche la via, la strada indispensabile per raggiungere la pienezza della vita. Gesù conosce profondamente il cuore umano e sa che ogni persona è alla ricerca della vera felicità, di dare un senso profondo alla vita che sta vivendo, di essere sostenuti nei momenti di prova e di difficoltà, quando la speranza viene meno. L’unica cosa che Gesù ci chiede è avere fede, fidarsi di lui che è l’unica garanzia di successo. Importante è mantenersi nell’adesione, nella sequela alla sua parola, perché l’amore di Dio è fedele e non ci abbandona mai. Questa è la grande certezza del credente. Anche se non è ancora chiara la meta, siamo invitati a fidarci del Signore, a metterci in cammino senza paura, come aveva fatto Abramo agli inizi della storia della salvezza: “Vattene dalla tua terra … verso la terra che io ti indicherò” (Genesi 12,19, senza conoscere la meta.

Davanti a queste proposte, non è facile prendere subito posizione, non è facile affidarsi completamente al Signore. Comprendiamo le domande che i due apostoli rivolgono a Gesù; domande che ci possono aiutare nel cammino di fede che stiamo facendo. Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?” (v.5); Filippo: “Signore mostraci il Padre e ci basta” (v.8). Le risposte di Gesù sono bellissime e cariche di amore e di affetto. Nella storia, tanti hanno preteso di insegnarci la verità, di dirci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare, ma mai nessuno ha detto: “Io sono la via”. Gesù non ci insegna la via o la verità, Perché Lui è la via e la verità. Non un programma di vita, non una serie di precetti, non la disciplina del corpo, ma l’incontro personale con Lui che ci ama e che siamo invitati ad amare. Accogliamolo nella nostra vita, entriamo in relazione con lui, seguendo le sue orme e il suo cammino. Non ci sono altre vie che conducono a Dio; Gesù è l’unica via e ci indica il cammino della vita, invitandoci a vivere come ha vissuto lui, facendosi dono per gli altri. Ai discepoli, dopo la lavanda dei piedi, Gesù raccomanda: “Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi” (13,15). Amatevi come io vi ho amato: Questo è lo stile di Gesù, e la via per arrivare al Padre, pienezza della vita.

Chi ha visto me ha visto il Padre” (v. 9). Filippo vorrebbe arrivare subito alla meta, all’incontro con Dio. Gesù insiste, ricordando che per arrivare a Dio, è necessario passare attraverso di Lui. Non possiamo dimenticare l’umanità di Gesù. La fede cristiana non isola dalla quotidianità del tempo presente, non toglie le fatiche e le preoccupazioni del momento. Gesù e la piena rivelazione di Dio. Non ci sono scorciatoie o bacchette magiche e nemmeno facili miracoli che ci possano aiutare nel cammino e nella ricerca di Dio nella vita di ogni giorno. La Fede è un cammino che ci fa procedere passo dopo passo, e nella vita di ogni giorno siamo invitati a percepire e riscoprire la presenza di Gesù che cammina con noi, che ci prende per mano e ci aiuta ad assumere il suo stile di vita, fatto di gesti d’amore, di accoglienza, di prossimità e di servizio verso gli altri, in particolare verso chi è più bisognoso.

Carissimi, abbiamo un compito importante nella storia, soprattutto in questi tempi difficili e faticosi: mostrare il volto di Gesù. Ma non tanto per quello che facciamo, ma per quello che viviamo e cerchiamo di essere: segni del suo amore. Non a parole ma con uno stile di vita di prossimità e di solidarietà. Non sappiamo come sarà il domani, ci sono ancora tante incognite. Sappiamo, però, che possiamo andare avanti, senza paura e senza che il nostro cuore sia turbato, perché il Signore ci ha preparato un posto nella casa del Padre. San Pietro, nella seconda lettura, ci ha detto “avvicinandovi al Signore, pietra viva, … quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale” (1Pietro 2, 4-5). Tutti noi, se rimaniamo fondati nella fede in Cristo, possiamo formare una comunità viva aperta e accogliente, capace di testimoniare a tutti il grande amore di Dio per l’umanità. In questa domenica, vogliamo, in particolare, ricordare al Signore con una preghiera tutte le nostre mamme e tutte le mamme del mondo. Sono il segno vivente dell’amore di Dio, di una vita spesa per amore.

 

Buona domenica e festa a tutti.

 

+ Giuseppe Pellegrini vescovo

Spilimbergo
10/05/2020
33097 Spilimbergo, Friuli Venezia Giulia Italia