Lettera di Pentecoste 2014

Pordenone, 6 maggio 2014
 
 
 
Carissime sorelle e fratelli missionari,
un cordiale saluto da tutti noi del CMD della stessa Diocesi di Concordia-Pordenone che ci unisce nella fede comune e nelle stesse opere. Vorremmo sentire della vostra salute, speriamo che il buon Dio vi assista e vi protegga da ogni malessere che intralci il vostro servizio evangelico e di carità.
Ogni tanto qualcuno di voi rientra per mettere ordine nella propria salute, per recuperare le forze fisiche, oltre che godere del meritato riposo. Altri fratelli e sorelle dopo vari anni di lavoro apostolico e missionario, ora si trovano ospedalizzati o in una casa infermeria della propria congregazione a causa di malattie serie.
Con tutti voi, con chi è attivo sul campo, con chi vive un momento di riposo, con ciascuno in particolare vorremmo sentirci uniti in quella grande “Festa dei Popoli” che è la Pentecoste, dove lo Spirito Santo riunisce tutti nel nome di Gesù in una sola famiglia, e va oltre, varcando i confini di razza, lingua e religione per costruire un’ umanità nuova.
Quante volte desideriamo “cieli nuovi e terra nuova”; a volte ci sembra di essere risucchiati da uno spirito di banalità, quando l’Apostolo Paolo ci ricorda: “E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!»”(Rm 8,15).
L’essere figli, l’essere uno nello Spirito, lo rivivremo in particolare nella solennità di Pentecoste, la festa delle profezie, dei sogni come ci ricorda Pietro nel suo primo discorso: “su tutti effonderò il mio Spirito; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno sogni” (Atti 2, 17).
Molti di voi hanno vissuto l’esperienza pasquale dell’accoglienza dei catecumeni, nella chiesa, attraverso i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Sono segni di Pentecoste, e molti altri segni sono presenti nella vostra vita, “le sorprese dello Spirito” che viene e va dovunque, alla nostra insaputa.
Anche qui in Diocesi vogliamo sperare, profetizzare e sognare. Ci stiamo preparando al nuovo piano pastorale che il Vescovo Giuseppe, dopo aver fatto varie consultazioni, ci vorrà proporre per il 2014-15. Sarebbe la terza ed ultima parte del percorso della fede: Chiesa che testimonia, la missionarietà della chiesa.
Ci sarete dentro voi e noi tutti in questo cammino della missione.
Vi ringraziamo per le proposte, suggerimenti che avete, specialmente per dare uno stile nuovo alla missione, secondo il continuo stimolo di Papa Francesco, secondo gli ultimi documenti della CEI, che ci richiama a dare un volto missionario alle parrocchie, a vivere la missione nella quotidianità. Ve ne saremo grati se ci inviate qualcosa a riguardo.
Il giorno 28 settembre prossimo, inizieremo ufficialmente l’anno pastorale a Porcia. Sarà un’occasione per crescere come Chiesa diocesana che si apre alla missione.
Il 14 giugno invece, avremo in consueto incontro con i vostri familiari, con i missionari in vacanza o di passaggio, con i gruppi missionari, ad Annone Veneto (dalle 16.00 alle 19.00). Costruiamo un ponte radio virtuale che ci dà la possibilità di sentirci vicini, in comunione tra di noi.
Anche questo anno vi chiediamo un pensiero, uno scritto, un messaggio, una testimonianza. Vi chiediamo se ce la mandate rapidamente, specialmente quelli che usano la posta elettronica, ci sarà la possibilità di realizzare questo ponte con voi.
Un saluto affettuoso a tutti e buona Pentecoste.
 
P. Tarcisio, P. Pasquale, Giancarlo e la Commissione Missionaria