SAD: Etiopia

AIUTO A FAMIGLIE IN GRAVE INDIGENZA CON BAMBINI IN ETÀ SCOLARE

WOLAYTA, ETIOPIA

 Antonio e Lina, i due nonni per l’Africa, da vent’anni conducono instancabilmente programmi di scolarizzazione rivolti con attenzione particolare a quelle bambine che vivono in condizioni di estremo disagio nel sud dell’Etiopia, nella regione del Wolayta. Proprio con l’amore e la premura di due nonni, seguono queste bambine dalla scuola dell’infanzia fino al diploma professionale o all’Università, cercando di sottrarle a un inevitabile destino fatto di emarginazione sociale, di matrimoni combinati o precoci, di abbandono e di miseria. Con lo stesso fine, volutamente a pochi passi dalla scuola femminile Abba Pascal di Konto, hanno ideato una Casa-famiglia per quante di queste bambine vogliono frequentare le lezioni ma vengono dalle zone più lontane, rurali e povere. Il progetto, seguendo un circolo virtuoso, ha permesso a tante ragazze di laurearsi, trovare lavoro e poter aiutare loro stesse le loro famiglie. Inoltre, nell’impegno a sostegno dell’istruzione, hanno costruito due scuole dell’infanzia (a Shanto e a Bombe), due scuole primarie (a Konto e a Dubbo), tre secondarie (a Konto, Dubbo e Sura Koyo) e una cooperativa per le donne (a Konto).

Dopo diverso tempo trascorso nel Wolayta, in Etiopia, e dopo aver incontrato, accolto e accompagnato le storie di vita di molti e di molte qui, abbiamo potuto riscontrare in prima persona ciò che la storia riporta da sempre, ovvero come siano proprio le donne a pagare il conto più salato della povertà. Nella convinzione genuina che un aiuto di tipo puramente assistenziale non possa essere proficuo nel contrasto al mal sviluppo, crediamo nell’importanza di sostenere non solo l’educazione in generale, ma quella di bambine, ragazze e donne in particolare. Solo così è possibile offrire loro gli strumenti per raggiungere una reale indipendenza, anche dagli aiuti stessi.

Per questo motivo, presentiamo di seguito le storie di vita di 10 famiglie. Le abbiamo conosciute tutte personalmente e ne abbiamo potuto constatare direttamente il profondo, e talvolta sconfortante, disagio. Sono famiglie per lo più monoparentali, di cui spesso il genitore rimasto è malato, disoccupato o addirittura sprovvisto di una casa. Vorremmo assicurarci che le figlie e i figli di queste famiglie possano uscire dall’emarginazione partendo dal garantire loro un’istruzione di qualità. Per riuscire in ciò, oltre alla semplice retta scolastica, risultano necessari almeno un pasto sufficiente a tenere viva l’attenzione anziché addormentarsi per la troppa fame o che non li costringa a dover lavorare dopo scuola per procurarselo, la cancelleria richiesta e degli abiti intatti di cui non vergognarsi.

Il suggerimento che presentiamo fa riferimento a settembre 2023 come data di inizio ed è pensato per la durata di tre anni, cioè fino a giugno 2026, fiduciosi che questo possa essere un tempo credibile alla famiglia per risollevarsi. Tuttavia, lungi dal voler vincolare l’eventuale aiuto all’intero triennio, anche solo un anno è molto ben accetto. Quando una mano viene tesa colma di speranza verso di noi ci è impossibile distogliere lo sguardo e ritrarre la nostra. Ora porgiamo la mano a voi affinché ce la stringiate con affetto, così che la cura dei più bisognosi possa essere un atto di umanità collettiva, un vero abbraccio.

Vi ringraziamo

Antonio e Lina Striuli con Judy Cover

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