Don Lorenzo e don Loris sono vivi!
Ringraziamo Dio!
I ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali. Suor Maria, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto è stata uccisa durante l’agguato. Tutti i sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala.
A breve forniremo altre notizie
-don Loris questa notte ha scritto così:
Domenica ho fatto l’incontro coi laristi. E la gente già stava dicendo in giro che il lar di Chipene era stato avvolto dalle fiamme… ma noi eravamo tranquillamente nel lar in una struttura efficiente.
Oggi pomeriggio una persona è entrata in classe, per chiedere cosa ci facevano ancora a scuola tutte quelle persone. Questo ha generato un panico totale. I laristi si son fiondati in casa dei padri per chiedere i loro telefoni e un prestito per tornare a casa. Nel frattempo, han cominciato a partire da Chipene una serie di chapas, chiedendo prezzi esorbitanti per avere un passaggio anche solo fino a Mazua. Suor Eleonora e Gino, il responsabile del lar, sono andati al posto a chiedere spiegazioni, ma appunto non hanno trovato nessuno… han cominciato a chiamare i genitori dei laristi, chiedendo di lasciar tornare a casa i loro ragazzi.
Non che dire… la paura genera solo altra paura!! Di fatto, abbiamo chiesto a Juma e Gegito di dare un trasporto coi loro camioncini a laristi e lariste fino a Mazua. Ormai dovrebbero essere in casa. O, meglio, nella foresta coi loro genitori: memori dei tempi della guerra civile, le persone sanno che la sopravvivenza passa per quei luoghi… per poi risbucare il mattino dopo a rivedere il paese e a ricominciare un minimo di vita “normale”.
Il governo ha già mandato esercito ed elicotteri. Con buona probabilità, torneranno tutti, o almeno una buona parte della gente, già la prossima settimana.
Oggi pomeriggio una persona è entrata in classe, per chiedere cosa ci facevano ancora a scuola tutte quelle persone. Questo ha generato un panico totale. I laristi si son fiondati in casa dei padri per chiedere i loro telefoni e un prestito per tornare a casa. Nel frattempo, han cominciato a partire da Chipene una serie di chapas, chiedendo prezzi esorbitanti per avere un passaggio anche solo fino a Mazua. Suor Eleonora e Gino, il responsabile del lar, sono andati al posto a chiedere spiegazioni, ma appunto non hanno trovato nessuno… han cominciato a chiamare i genitori dei laristi, chiedendo di lasciar tornare a casa i loro ragazzi.
Non che dire… la paura genera solo altra paura!! Di fatto, abbiamo chiesto a Juma e Gegito di dare un trasporto coi loro camioncini a laristi e lariste fino a Mazua. Ormai dovrebbero essere in casa. O, meglio, nella foresta coi loro genitori: memori dei tempi della guerra civile, le persone sanno che la sopravvivenza passa per quei luoghi… per poi risbucare il mattino dopo a rivedere il paese e a ricominciare un minimo di vita “normale”.
Il governo ha già mandato esercito ed elicotteri. Con buona probabilità, torneranno tutti, o almeno una buona parte della gente, già la prossima settimana.