Trasformiamo le “pietre” in pane

“Di che queste pietre diventino pane”.
Quante volte anche noi siamo stati tentati di fare la stessa richiesta a Gesù quando abbiamo visto gente che soffre la fame, bambini denutriti, famiglie prive del minimo sostentamento, uomini e donne cercare qualcosa da mangiare fra le montagne di rifiuti di rifiuti nelle periferie delle grandi città, fra ciò che la gente ricca spreca ogni giorno. E’ la seduzione della scorciatoia, della strada della facilità: le pietre che si trasformano direttamente in pane senza passare attraverso la fatica dell’uomo, l’esigenza della giustizia e la prassi della condivisione “Di che queste pietre diventino pane”, è il grido di tante, di troppo persone, grido che ogni giorno sale a Dio da milioni e milioni di persone disperate. Abbiamo iniziato la Quaresima di fraternità e di conversione. Ognuno di noi è chiamato a trasformare le “pietre” in pane: le pietre della nostra insensibilità, della nostra indifferenza, del nostro egoismo, della nostra mancanza di attenzione verso gli ultimi della terra.”Di che queste pietre diventino pane”. E’ un grido che non può e non deve lasciarci insensibili. E’ un invito pressante che ci viene dalla Parola di Dio, dal nostro essere cristiani, invito ad amare. Crediamo ancora nell’Amore che trasforma il  cuore degli uomini. Questa è l’unica e vera rivoluzione che fa cambiare il mondo. Ogni uomo di buona volontà, ogni uomo sensibile non può restare indifferente quando accanto a lui c’è un fratello che soffre e soprattutto quando questa sofferenza è conseguenza di una grave ingiustizia che si vive nel mondo. Se c’è un uomo, peggio ancora un bambino, che è nel bisogno, abbiamo l’obbligo di aiutarlo. E’ un imperativo dettato dall’amore. Non siamo credenti perché facciamo dei sacrifici, ci priviamo di qualcosa ma perché crediamo e sperimentiamo l’amore di Dio. Possiamo dire: non sono le mortificazioni che producono e provano l’amore. Ma è l’amore che suggerisce e giustifica le mortificazioni.
Dall’elenco delle offerte delle varie parrocchie per “un pane per amor di Dio”, possiamo renderci conto che tante “pietre” sono diventate pane per molte persone. La generosità ha il potere di compiere questo miracolo a favore dei più poveri e bisognosi. La gioia di Dio non dipende da ciò che noi facciamo per Lui ma da ciò che gli permettiamo di compiere in noi. E una persona che ha sperimenta il suo amore non può non aprirsi all’amore verso gli altri.
“Avevo fame e mi avete dato da mangiare; avevo sete e mi avete dato da bere, forestiero e mi avete ospitato….Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fonazione del mondo”.
                                                                                         Centro missionario diocesano
                                                                                                 Don Piero Ivan