ALBANIA – Lotta alla discriminazione a LEZHË

ALBANIA_Quaresima missionaria 2023

APLICANTE: FONDAZIONE DEI PADRI ROGAZIONISTI ALBANIA (Fondacioni Eterit Rogazioniste Shqiptare)
Titolo del Progetto: ”LOTTA ALLA DISCRIMINAZIONE VERSO LE MINORANZE ETNICHE E PROMOZIONE DELL’INTEGRAZIONE DEI BAMBINI ROM ED EGIPTIANS NELLA COMUNITÀ ALBANESE DI LEZHË”

CONTESTO / BACKGROUND
Rom e Egyptians in Albania
In Albania le popolazioni Rom ed Egyptian sono ufficialmente riconosciute come minoranze etnico-linguistiche. Le fonti governative parlano di circa 1.300 persone appartenenti a queste comunità ma le stime di altre fonti parlano di più di 120.000 su una popolazione totale dell’Albania di 3,4 milioni di persone. Questa differenza è data dal fatto che molti Rom ed Egyptian preferiscono non essere censiti come minoranza per evitare possibili discriminazioni. Dai censimenti ufficiali si può vedere come le comunità romanì siano sparse per tutto il territorio albanese ma concentrate principalmente vicino alle città più grandi. In Albania ci sono diversi gruppi etnici a cui genericamente ci si riferisce come “Rom” e sono famiglie Kabuzis, i Meckars, i Kurtofs e Cergars. Un altro gruppo etnico presente in Albania è originario dell’Egitto e sono i Jevgs, comunemente chiamati Egyptians. Lo stato albanese nel 2008 ha preso parte attiva nel “Decennio per l’inclusione Rom” promosso dall’Unione Europea e nel quadro di questa iniziativa ha adottato un Piano di Azione Nazionale che si focalizza su istruzione, impiego e protezione sociale, sviluppo delle infrastrutture e diritto all’abitare, diritto alla salute, pari opportunità per le minoranze e difesa e valorizzazione del loro patrimonio culturale. Precedentemente, nel 2006, il Ministero di Turismo, Cultura, Gioventù e Sport ha adottato un piano d’azione per lo sviluppo di questi settori all’interno dei popoli Romanì, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza riguardo alle proprie tradizioni culturali e sportive e facilitare l’integrazione dei giovani. Nel 2003, invece, era stata approvata dal governo albanese la Strategia Nazionale per il Miglioramento delle Condizioni di Vita dei Rom, volta a migliorare le condizioni abitative, il tasso di occupazione
e la qualità dell’istruzione

Rom e Egyptians nella municipalità di Lezhë
In totale sono 397 le famiglie Rom e Egyptian (su un totale di 8.000 famiglie censite) presenti sul territorio di Lezhë per un totale di 1.350 persone circa, che corrispondono quindi al 5% della popolazione della città. Il 90% della popolazione Rom e Egyptian vive nel quartiere di Lezhë denominato Skenderbeu mentre il restante 10% vive nei dintorni del quartiere Lagja Gurra, zona periferica della città. A differenza delle altre città in cui sono presenti popolazioni Rom e Egyptian, a Lezhë convivono negli stessi quartieri e sono quindi spesso considerati come un’unica comunità. Dai dati statistici, però, si può dedurre che la loro povertà, non solo economica ma anche educativa e sociale, è il risultato di una cronica discriminazione da parte della popolazione locale. Oltre a una condizione economica estremamente difficoltosa (circa 68€/mese il reddito medio a fronte di circa 175€/mese a livello nazionale), Rom ed Egyptians affrontano continue problematiche nell’accesso ai
servizi pubblici, inclusi istruzione e sistema sanitario, al mercato del lavoro e alle infrastrutture di base come il sistema di acqua potabile. I quartieri in cui vivono sono inoltre spesso sovraffollati e con abitazioni fatiscenti o di fortuna (baracche o vecchie case abbandonate).

ISTRUZIONE
Il livello di istruzione di Rom e Egyptians a Lezhë ha iniziato a deteriorarsi durante il periodo di transizione post-comunista. Nonostante il lieve miglioramento della situazione nei primi anni 2.000 rispetto a quanto visto negli anni ’90, il gap con il resto della popolazione albanese rimane una delle cause principali di disoccupazione e povertà. Attualmente, il 40,3% dei Rom ed il 12,7% degli Egyptians maggiori di 8 anni sono analfabeti. Stando ai dati del Piano d’Azione Locale di Lezhë, il 61% delle famiglie Rom ed il 57% delle famiglie Egyptian riportano problematiche nel garantire un’adeguata istruzione ai figli a causa della difficoltà di acquistare il materiale scolastico necessario, la mancanza di abbigliamento adeguato, la carenza di trasporti, le condizioni igienico-abitative inadeguate e la necessità dei più grandi di badare ai figli più piccoli. Un altro ostacolo importante nell’istruzione delle comunità Rom e Egyptian è dato dalle difficoltà delle famiglie nel garantire una corretta alimentazione: il 21% dei bambini Rom ed il 65% dei bambini egyptian che frequentano l’asilo pubblico scelgono di non accedere ai corsi pre-scuola per bambini di età 5-6 anni, in quanto in questi non è offerto il pranzo, a differenza degli asili.

INCLUSIONE SOCIALE
Le famiglie Rom ed Egyptian che versano nelle condizioni economiche peggiori devono affrontare un forte grado di esclusione sociale dovuto al fatto che dispongono di meno strumenti per soddisfare i bisogni quotidiani e hanno meno possibilità di partecipare alle attività e ai processi che potrebbero portare a un miglioramento delle proprie condizioni, come lavoro e istruzione. Nonostante molte famiglie ricevano sussidi ed assistenza da parte dei servizi sociali pubblici, paradossalmente chi vive in situazione di disagio maggiore ne è spesso escluso in quanto mancante dei documenti o delle registrazioni anagrafiche necessarie per accedervi.

DIRITTO ALLA SALUTE
L’assistenza sanitaria a Lezhë per le popolazioni Rom e Egyptians è molto carente rispetto a quella offerta alla popolazione albanese, cosa che si riflette sulla minore longevità. Le ragioni
di questo sono spesso legate a forme diffuse di discriminazione. In generale, solo il 58% dei Rom ed il 76% degli Egyptians dice di avere il libretto sanitario, necessario per ricevere servizi negli ospedali. Uno dei motivi è la difficoltà economica cronica, che rende impossibile pagare qualsiasi forma di assicurazione sanitaria. Inoltre, il 37% dei Rom ed il 20% degli Egyptians raccontano di non conoscere le procedure per ottenere il libretto sanitario o addirittura di non sapere la sua utilità. Un altro grave ostacolo per l’accesso alla sanità è il sistema dei cosiddetti “pagamenti informali”, cifre non necessarie ma che spesso vengono offerte a medici ed infermieri per avere visite più rapide ed approfondite. I bambini Rom e Egyptian sono i più vulnerabili a livello sanitario a causa della malnutrizione, della scarsa igiene nelle abitazioni, dell’assenza di prevenzione e informazione e spesso di gravidanze in età precoce. La salute riproduttiva è infatti un’altra situazione di emergenza: a
causa dell’assenza di pianificazione familiare e di matrimoni in giovane età, il numero di interruzioni di gravidanza non sicure per gravidanze indesiderate rimane altissimo. Al momento non sono previsti dalle istituzioni incontri di formazione e sensibilizzazione che abbiano come specifico target queste comunità.

FINALITÀ DEL PROGETTO
L’iniziativa si pone come obiettivo generale quello di: “contribuire al diritto ad un’educazione di qualità per i minori delle comunità rom ed egyptian della municipalità di Lezhë, in Albania”.
I contenuti del Progetto sono articolati nelle seguenti azioni tematiche e trasversali, che intendono rispondere agli obiettivi specifici di:
– Promozione di una sana e corretta alimentazione, della condizione sanitaria e delle capacità relazionali dei minori;
– Contrasto all’abbandono scolastico e miglioramento delle performance scolastiche;
– Sensibilizzazione delle famiglie e della comunità rispetto alle responsabilità educative e alle condizioni abitative.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO, ATTIVITÀ, RISULTATI ATTESI E INDICATORI DI RISULTATO
ATTIVITÀ:

A1. Sostegno all’istruzione per i bambini
All’interno del centro doposcuola, diviso in 4 aule, saranno organizzate attività di sostegno scolastico in orario pomeridiano per i bambini della scuola dell’obbligo (dalla prima alla nona classe) che ne mostreranno l’interesse. Questa attività sarà rivolta a bambini che non sono mai andati a scuola, bambini che hanno abbandonato la scuola e bambini che regolarmente partecipano alle attività scolastiche ma con difficoltà. Ognuna di queste tre tipologie avrà differenti programmi che saranno stabiliti e organizzati dagli insegnanti del centro. Ai bambini che frequentano le attività del doposcuola saranno inoltre forniti materiali didattici e di cancelleria. Durante il doposcuola saranno anche organizzati momenti di discussione: gli insegnanti sceglieranno un argomento propedeutico alla realizzazione degli
obiettivi di progetto e durante la settimana saranno organizzate attività relative alla tematica scelta. Gli argomenti di discussione saranno numerosi, per esempio:
– importanza della cura personale e dell’igiene
– conseguenze della violenza
– importanza dell’istruzione
– famiglia e ruoli all’interno di essa, relazione genitori-figli
– significato di comunità e norme sociali per vivere in comunità

A2. Attività di animazione
Queste attività sono basate principalmente su dinamiche di gruppo e hanno come obiettivo l’interazione e la socializzazione dei bambini. L’animazione permetterà ai bambini e ai loro genitori di esprimersi in maniera libera e non formale e sarà correlata alle tematiche scelte per le discussioni. Le attività di animazione saranno differenti: attività artistiche, giochi di ruolo, attività teatrali, attività pedagogiche sulla gestione dei conflitti, riflessioni di gruppo con il supporto di materiale didattico, giochi all’aria aperta e al chiuso, ecc.

A3. Discussione con le famiglie su diverse tematiche
Lo staff di progetto organizzerà parallelamente alle attività con i bambini anche le attività con le loro famiglie, su tematiche scelte nell’interesse dei bambini. Gli incontri con le famiglie
saranno mensili e le discussioni verteranno su:
– informazioni riguardo le procedure vaccinali;
– igiene, cura della persona e cura della casa;
– gestione dei conflitti;
– importanza dell’istruzione dei bambini;
– ruolo dei genitori in famiglia;
– coinvolgimento nella comunità.

A4. Organizzazione di eventi sociali, culturali e sportivi
L’organizzazione di grandi attività di carattere sportivo, sociale e culturale sarà un importante strumento di coinvolgimento dei beneficiari. Il progetto opererà in diverse direzioni e con
numerosi beneficiari ma con l’unico obiettivo di garantire delle condizioni di vita più dignitose.

A5. Attività ludico-ricreative estive
Durante il periodo di chiusura scolastica sarà organizzato un centro estivo con attività ludico-ricreative dedicato ai bambini che durante l’anno frequentano il centro. Tra giochi, attività pratiche laboratoriali e momenti di condivisione si rifletterà anche sulle tematiche affrontate durante l’anno.

A6. Incontri con i membri della comunità
Lo staff del centro organizzerà attività volte ad aumentare il coinvolgimento dei beneficiari all’interno della comunità di Lezhë. Le principali attività consisteranno nell’organizzare incontri periodici con la cittadinanza. Il centro dove si svolgeranno le attività scolastiche, inoltre, è posto nel centro della città di Lezhë, fuori dai quartieri a maggioranza rom e egyptian, al fine di evitare dinamiche che portino alla chiusura e favorire invece pratiche volte all’integrazione sociale.

BENEFICIARI:
Diretti
– 150 bambini delle minoranze rom e egyptians di età compresa 5-14 anni con difficoltà scolastiche.
– 150 membri delle famiglie rom e egyptians i cui bambini partecipano alle attività del doposcuola, in situazione economica di difficoltà e in stato di esclusione sociale all’interno della città di Lezhë.
Indiretti
– 70 famiglie per un totale di circa 350 persone delle comunità rom e egyptians di Lezhë che attualmente vivono in situazione di esclusione sociale, carenza di infrastrutture e difficoltà nell’accesso ai servizi pubblici di base.

RISULTATI:
Risultati per Obiettivo
– I bambini frequentano la scuola con regolarità.
– I bambini sono consapevoli dell’importanza dell’educazione scolastica.
– I bambini che hanno abbandonato la scuola tornano a frequentare le lezioni.
Indicatori dell’Obiettivo
– Entro la fine del progetto l’80% dei bambini che accedono al doposcuola frequentano la scuola con regolarità.
– Entro la fine del progetto il 50% dei bambini che ha abbandonato la scuola è ritornato a scuola
– Entro la fine del progetto i bambini conoscono i loro diritti e le loro responsabilità scolastiche

SOSTENIBILITÀ DEL PROGETTO (Specificare sostenibilità finanziaria e aspetti innovativi nella gestione del progetto)
I partner contribuiranno al costante raccordo con le autorità pubbliche locali per rafforzare i programmi di sostegno diretti ai soggetti in situazione di esclusione e coordinarli sinergicamente con le attività di progetto.
L’iniziativa non prevede costosi interventi di ristrutturazione di immobili ma lavora profondamente per garantire un effettivo diritto ad un’educazione di qualità per le minoranze.
Al termine del progetto tutti i materiali e le attrezzature (n. 1 personal computer) acquisite diverranno di proprietà della “Fondazione Eterit Rogazioniste Shqiptare”.
Le attività di rafforzamento educativo ed il raccordo con i genitori faciliteranno l’inclusione delle famiglie garantendo un impatto positivo sulle loro condizioni socio-economiche.
Il referral dei casi e l’aumento dell’efficacia dell’insegnamento nelle scuole pubbliche ridurranno il numero di bambini che avranno bisogno di ulteriore assistenza.
Grazie all’intervento del progetto i beneficiari acquisiranno la capacità di gestire le proprie attività quotidiane. Tutti i target avranno una maggiore consapevolezza dei propri diritti e
responsabilità e saranno pronti a interfacciarsi direttamente con la comunità.
I beneficiari del progetto, in particolar modo le famiglie, avranno accesso alle attività sociali, economiche e commerciali della comunità di Lezhë. Avranno una migliorata capacità di trovare soluzioni concrete ai problemi che affrontano quotidianamente con l’obiettivo di ridurre il proprio disagio economico. Infatti, grazie alle attività che andranno a beneficio di tutta la comunità, specialmente i giovani e i bambini saranno responsabilizzati per diventare cittadini attivi.
Il progetto proposto rafforzerà l’attenzione delle autorità locali nei confronti delle minoranze Rom e Egyptian. Le istituzioni saranno direttamente coinvolte durante l’implementazione del progetto e regolarmente informate riguardo le condizioni di vita dei cittadini, acquisendo una maggior consapevolezza riguardo i bisogni dei gruppi più vulnerabili che abitano la città di
Lezhë.

Durata del progetto 12 mesi.

BUDGET
Unità euro mesi Totale euro
Materiale didattico e cancelleria per studenti 750 9 6.750,00
Materiale sportivo 250 9 2.250,00
PC desktop + monitor (Preventivo) 700 1 700,00
Materiale animazione per centro estivo 2500 1 2.500,00
Materiale artistico per laboratori didattici 300 9 2.250,00
Trasporto scolastico al centro doposcuola 100 9 900,00
TOTALE 15.350,00