Primo viaggio in Kenya del Vescovo Giuseppe

Primo viaggio in Kenia. A Sirima: prima pietra della parrocchiale. Non mi dispiacerà benedire la partenza di qualche altro sacerdote verso le missioni.
Credo che i due momenti più belli della visita pastorale in Kenya siano stati quando il vescovo monsignor Giuseppe Pellegrini ha annunciato,a Sirima e a Mugunda, due centri distanti una cinquantina di chilometri uno dall’altro, nella missione di Nyeri, che i due missionari don Elvino Ortolan e don Romano Filippi, sarebbero rimasti al servizio di queste Chiese, finché lo avrebbero desiderato loro”, confida don Pietro Ivan, l’attuale direttore dell’ufficio missionario, rientrato proprio in questi giorni dalla visita pastorale, assieme al vescovo monsignor Giuseppe Pellegrini e a monsignor Armando Filippi.
Riprende don Ivan: “Tanto per dare un’idea, la celebrazione a Sirima, con don Elvino, è iniziata alle 10.30 ed è terminata intorno alle ore 16. Tra danze, canti, proclamazione della Parola e celebrazione dell’eucaristia, ci sono stati 85 Battesimi, 220 Cresime e la benedizione della prima pietra di quella che diverrà la Chiesa parrocchiale di questo Centro missionario”. E poi, quasi a volersi scusare, aggiunge: “Ma non sono stati da meno, per entusiasmo e partecipazione, nella liturgia fatta a Mugunda, con don Romano Filippi.All’interno della celebrazione c’è stata l’Iscrizione al Catecumenato di un gruppo di adulti, il Battesimo di una ventina di giovani e adulti che avevano portato a termine il loro cammino, la prima comunione di una ventina di ragazzi tra i 14 e i 15 anni, e la Cresima di una cinquantina di persone. Qui non c’è stata la benedizione di prime pietre, perché la chiesa è appena stata portata al tetto. Manca piuttosto la inaugurazione, perché è ancora da completare. Un momento molto suggestivo è stato quello della benedizione di oltre 200 bambini, iscritti alla ’Santa Infanzia, in quanto le famiglie hanno capito che accanto agli aiuti che ricevono, c’è bisogno di pregare e aiutare gli altri bambini. Alla celebrazione era presente anche il vescovo di Nyeri, monsignor Peter J. Kairo, prete locale, nato nel 1941. Ha assunto la guida della diocesi nel 2008”.
Che impressione ha avuto, dalla sia pur breve visita pastorale fatta alle due missioni della diocesi di Nyeri, in Kenia, sostenute da numerosi progetti proposti dalla nostra diocesi? – abbiamo chiesto al vescovo Pellegrini. “Non potevo esimermi dal verificare di persona la situazione delle nostre Missioni. L’enciclica Fidei donum di Pio XII, del 1957, aveva offerto un orientamento ben preciso, con l’invito a rilanciare l’attività missionaria nelle  diocesi, incoraggiando presbiteri e laici ad offrire il dono della presenza e della cooperazione con le varie Chiese, sparse nel mondo. Come ho già avuto modo di ricordare, il servizio svolto nell’ambito della Cooperazione missionaria dal 2000 al 2007, mi ha aiutato a comprendere che, se le nostre Chiese si aprono alle Chiese sorelle, si arricchiscono della dimensione del dono, che aiuta tutti noi, presbiteri e laici, a crescere. Mi sono pure convinto che ora siamo giunti ad un tempo nel quale le giovani Chiese,  con la loro esperienza, possono illuminare le nostre scelte pastorali. Possono insegnarci un uso sobrio delle risorse economiche; a stimare e apprezzare la competenza di tanti laici,sempre più necessari, per edificare la società e per collegare la dimensione della fede alla fatica e alla gioia del lavoro. Non mi dispiacerà pertanto se potrò benedire la partenza di qualche altro prete e, soprattutto, di molti laici, per il Kenya o per altre giovani Chiese, che un domani potremo individuare.
 
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